Simone Mina è il vincitore dell’Italian Cocktail Championship 2022. Sesta generazione di una delle famiglie di ristoratori romani più conosciute. La sua è la storia di un figlio d’arte che ha tuttavia voluto e saputo introdurre un elemento di novità in una realtà consolidata, grazie allo shaker, che oggi l’ha portato sul gradino più alto del più importante concorso nazionale AIBES,
Non è mica facile nascere in una famiglia che da oltre un secolo porta avanti la stessa attività,
Il Ristorante Checchino è ininterrottamente aperto dal 1887. Per Simone Mina, discendente di sesta generazione di quel Francesco Mariani che per primo accese i fornelli nel quartiere Testaccio, il destino poteva apparire segnato fin dalla nascita, e invece quarant’anni dopo, lo ritrovi a festeggiare la vittoria nell’Italian Cocktail Championship 2022 a Sorrento; e non solo dopo uno spareggio con il vincitore del 2021, Enea Massulo, strappare il biglietto per la finale mondiale che si terrà a Roma dal 28 novembre al 02 dicembre 2023.
Raccontaci un po’ di te…
Quando nasci in una famiglia come la mia è ovvio che ci si aspetti di proseguire nel solco già tracciato, ma devo dire che io non ho ricevuto alcuna forzatura da parte della mia famiglia. Del resto, una attività come la nostra non la puoi fare per forza, la devi fare per passione e per convinzione. Devo dire che, nonostante l’attività della famiglia, inizialmente non ho intrapreso lo studio del classico Alberghiero e all’Università ho studiato storia dell’arte, per diversi anni ho fatto il fumettista pubblicando anche diversi lavori. Nello stesso tempo, comunque, davo una mano nel ristorante, prima in sala, poi in cucina e pure in cantina, in un ristorante a conduzione familiare come è sempre stato il nostro. Intorno agli anni 90 ho capito che il servizio bar, che al tempo era più un servizio di supporto alla cucina che altro, mi affascinava molto. Così ho iniziato a leggere libri come Shaken & Stirred di Douglas Ankrah, il barman che inventò il Pornstar Martini, e ad avvertire che potevo fare di più e meglio. Nel 2000 il primo incontro con Aibes durante la mia partecipazione ad un corso, mi resi conto che lavorare dietro il bancone mi piaceva e mi riusciva bene. Ho iniziato così a fare serate extra nei cocktail bar romani, poi sono arrivate le prime competizioni, la prima in assoluto fu quella organizzata da Rum Botran alla quale partecipai senza tante velleità, ma vinsi la finale italiana e questo comportò due cose, la prima che i miei si convinsero che la mia passione per il bar era una cosa seria e la seconda che venni catapultato in un mondo affascinante con la finale mondiale in Spagna e la successiva esperienza in Guatemala per visitare la distilleria. Questa esperienza e saper parlare quattro lingue mi ha portato a ricoprire prima il ruolo di Brand Ambassador per l’Italia ed in seguito per l’Europa di Rum Botran, ruolo che ricopro tutt’ora. A quel punto al ristorante proposi di trasformare una sala fino ad allora riservata alle cene aziendali o di gruppo in un vero e proprio bar che divenne CH1887, oggi segnalato anche nei Top 500 Bars.

Nella Categoria Flair a Sorrento si è imposto il napoletano Vincenzo Vitolo. Grande tecnica, atteggiamento giusto e, dettaglio che ogni tanto si tende a dimenticare per questo tipo di bartending ottimo coktail. napoletano 32 anni compiuti, Vitolo è salito sul gradino più alto del podio a Sorrento e si giocherà la finale mondiale a Roma. I primi rudimenti li ha imparati a 14 anni ed è stato trainer alla Planet One e oggi socio AIBES, si muove in proprio come consulente a 360 gradi per cocktail bar. “A 15 anni lavoravo in una caffetteria, poi mio cugino ha iniziato a coinvolgermi nella sua attività di catering. Lui già faceva Flair Bartending, mentre io al tempo lavoravo come cameriere ma da lui ho preso la prima ispirazione quindi mi sono iscritto ad una scuola di American Bartending, ho frequentato la Planet One e per qualche tempo sono stato anche un loro Trainer. Ed ora mi aspetta il mondiale IBA, una bella soddisfazione rappresentare l’Italia in una competizione così importante. Voglio arrivare al meglio della mia condizione, amo fare competizioni, sarà una bella sfida. Vi aspetto a Roma!”.