Si è aperta, lo scorso 18 gennaio, a Creazzo, nella sede dell’Esac, emanazione della Confcommercio di Vicenza, la quarta edizione del Master della cucina italiana. Corso di studi per cuochi già diplomati, prevede un percorso diversificato che ha come obbiettivo quello di garantire una visione dei fondamenti necessari alla definizione di uno stile personale, di maturazione del talento individuale. La presentazione è stata fatta dal dott. Rebecca, presidente di Esac, da Massimiliano Alajmo, da Raffaele Alajmo e da Mauro Defendente Febbrai, endocrinolo e nutrizionistra, in una sala attenta e gremita. Nel discorso di benvenuto Rebecca ha sottolineato come la scelta, caduta su solo 20 allievi, è la dimostrazione della rigorosità di applicazione dei principi fondanti il corso. Ottantacinque docenti per 800 ore di lezione tra teoria e pratica, in un corso della durata di 5 mesi a cui seguiranno 4 mesi di tirocini in alcuni fra i più prestigiosi ristoranti italiani, con un rapporto elevato fra docenti ed allievi. Massimiliano Alajmo ha approfondito il tema “Terra: purezza ed integrità” per sottolineare la necessità di avere in cucina uno sguardo etico ed un pensiero critico. Di grande levatura l’intervento di Defendente Febbrari che ha parlato dell’anima del proprio lavoro, in un mondo, quello della cucina, che presenta problematiche di rilievo. Il pensiero di Josko Gravner, uomo del vino di raro rigore e consapevolezza, è stato indirizzato alla sua produzione secondo antiche tecniche, il più lontano possibili dalla industria, nella ricerca della naturalezza del vino. La filosofia che anima Gravner è semplice: amore per la terra, per la storia del vino, per la incredibile serietà del proprio lavoro. La consegna degli attestati di partecipazione agli allievi del corso 2015 ha chiuso la manifestazione.