Il frutto della passione con la granseola di avocado si trasforma in una tartare ricoperta di caviale della granseola stessa dove la croccantezza esalta il piatto nel suo complesso. Un grado alcoolico moderato con una dolcezza lieve, ma tendente ad una sensazione di leggera acidità, sono richiamate da questa tartare. Prima di decidere una scelta corretta, senza alcun dubbio vogliamo ancora valutare la grassezza dell’avocado in bilanciatura con l’acidità del frutto della passione. Dal gioco di questa bilanciatura proponiamo la birra “Black Jack”, stilisticamente porter, prodotta dal birrificio Left Hand in Colorado U.S.A. Questa birra, grazie alla bassa corposità, riesce a ben gestire questa grassezza dell’avocado e, grazie agli aromi che sviluppa, leggermente fruttati e leggermente torrefatti, tutte le altre componenti. I sentori torrefatti col medio grado alcoolico, 6,8 °vol. mantengono una giusta acidità senza mai coprire o alterare le componenti del piatto, anzi accompagnando ed esaltando la croccantezza dello stesso. Black Jack va servita fresca, 6/7 C°, ma non risente particolarmente della geometria del bicchiere. Mantenere ovviamente il prodotto sempre a temperatura cantina e al riparo dalla luce quando non prossima al consumo.

Granseola, avocado e frutto della passione

Ingredienti per 4 persone: 2 granseole fresche dell’Adriatico (femmine); 1 Avocado ben maturo; 2 frutti della passione; 1 lime; 2 fogli alga nori; 1 spicchio di aglio nero; olio di sesamo.

Raschiare delicatamente le uova dalle granseole, setacciarle e tenerle da parte in frigorifero. Cuocere le granseole al vapore ed estrarre tutta la polpa. Pulire gli avocado, tritare la polpa e condirla con sale e succo di lime. Fare un pesto con l’alga Nori, olio extra vergine, olio di sesamo e uno spicchio di aglio nero. Estrarre il succo dal frutto della passione e filtrare dai semi. Impiattare a modo di tartare, prima l’avocado, poi la polpa di granseola, il pesto di alga nori e terminare con le uova di granseola e il succo del frutto della passione.

a cura di Michele Gilebbi e Alberto Assi