In tempi di crisi come questo, con la pressione fiscale in continuo aumento, sarà bene fare un pensierino su come risparmiare e far spendere meno ai nostri clienti, senza però venir meno alla qualità. Avvicinare il pubblico, ad esempio, al consumo di vino sfuso, ha senso soprattutto adesso, periodo in cui mi auguro sia passato il tempo del bere meno per bere meglio! Io infatti bevo più che posso, ma occorre puntualizzare alcune regole se ci piace il vino buono, perché la maggior parte del vino sfuso che troviamo in giro non lo è. Nella realtà marchigiana il grande Corrado Dottori de “La Distesa” di Cupramontana (vedi l’articolo nello scorso numero di Zafferano), rappresenta un ottimo esempio di sfuso di qualità. Lui è un piccolo produttore di una zona vicina, ma occorre anche spostarsi un po’ e magari arrivare fino a Loreto Aprutino in Abruzzo, dove la storica Azienda Valentini, oggi capitanata dal figlio del grande Edoardo, Francesco Paolo, produce vini dal 1650. 250 ettari di cui 75 a vigneto ed il resto ad olivicoltura e cerealicoltura. Dalle loro vigne di Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo, nascono vini che scrivono la storia di un territorio. Oramai unanime il consenso per cui Valentini non solo è il miglior interprete in loco, un maestro, ma è in più protagonista a livello italiano. Il suo trebbiano è considerato, dagli adetti più qualificati, come il bianco italiano per eccellenza, ovviamente senza tralasciare il Montepulciano e il Cerasuolo. Il Trebbiano sfuso è un vino vivo, enzimatico, primordiale. Le sue capacità si desumono già dal colore: giallo intenso, dalle sfumature dorate, non torbido ma velato come ama descriverlo Francesco Paolo. In bocca è consistente, ma snello e corre diritto sul palato, l’equilibrio non sempre si manifesta con la forza. Il costo è di € 4 al litro!! Si arriva in cantina provvisti di prenotazione e damigiana. Da ogni parte d’Europa ogni anno in tarda primavera, non si perde occasione1 di portarsi a casa un po’ d’Abruzzo di qualità senza per questo mettere troppo mano al portafogli!! Siamo fieri di sentirci italiani agli occhi del mondo soprattutto grazie a queste persone che rappresentano una delle nostre eccellenze. Non solo vino però, Valentini produce uno strepitoso olio dal cultivar Dritta. Tutto rigorosamente, da sempre, nel pieno rispetto di Madre Natura. Consiglio di degustare il Trebbiano d’Abruzzo sfuso Valentini con un piatto tradizionale della mia zona del Montefeltro: le Cresc’tajat con cicerchia di Serra de Conti e guanciale croccante.