Il caso degli “Orange wine”

Quando si riscontrano tendenze nel mondo del vino non trovo mai giusto parlare di mode, il caso degli Orange wine è uno di questi. Sempre più produttori oggi si affidano alle macerazioni prolungate per ottenere vini più ricchi sia nel colore che nel gusto. Gli Orange wine in realtà sono sempre esistiti, fanno parte della tradizione vinicola da sempre in territori come l’attuale Georgia, dove si è sempre vinificato così da migliaia di anni. In Italia uno dei pionieri di questo metodo è Josko Gravner in Oslavia, che ha diciamo un po’ ripreso quello che in Italia fino agli anni 60/70 era l’unico modo di produrre i bianchi. Ma cos’è esattamente un Orange wine e perchè sempre più vignaioli lo producono? Cominciamo col dire che il nome deriva dal colore di questi vini che hanno sfumature dal giallo ambrato all’arancione. Si vinificano le uve bianche con la tecnica del rosso, con un contatto delle bucce sul mosto per un tempo notevolmente più lungo di quanto si farebbe per unvino bianco, ne consegue appunto un colore ed un sapore molto più ricco e deciso. Il desiderio di ottenere un bouquet più ampio, rispetto ad un tradizionale vino bianco dal sapore fresco e beverino, ha convinto molti produttori a seguire questa strada. Dal mio punto di vista questa soluzione che consente di conferire una spiccata personalità a vitigni che altrimenti rischiano di rimanere un po’ anonimi, lascia un po’ il tempo che trova. Sono veramente pochi coloro che spinti dal desiderio di replicare il successo di Gravner, riescono nell’intento. Spesso la produzione di Orange wine è fatta applicando alla vigna metodi di coltivazione naturali o biodinamici, con il conseguente abbandono di sostanze chimiche. Questo comporta un alto rischio di fenomeni ossidativi che creano difetti e note spiacevoli all’olfatto. Se il vantaggio degli Orange è bere un bianco di personalità e struttura, lo svantaggio si nasconde dietro l’angolo. Il processo di vinificazione è complesso e non sono molti coloro che se lo possono permettere in termini di capacità! Le terre carsiche offrono esempi splendidi di Orange wine grazie a numerosi produttori che maestreggiano nell’arte delle macerazioni sulle bucce. Vino “alimento” che si presta a lunghi invecchiamenti e si accompagna alle cucine dei suoi luoghi d’origine. Certo c’è da dire che sono vini di nicchia, al primo approccio possono sembrare complicati, ma una volta entrati in sintonia con i vostri gusti vi daranno presto assuefazione. In abbinamento consiglio zuppetta di cicerchia e guanciale arrostito.