Una serata piacevole ed intrigante, ricca di emozioni legate al mondo del gusto in un boccone, organizzata da Studioverde con la collaborazione di Zafferano, Sirman e Fiera di Padova. In occasione dell’apertura della Fiera Tecno Food di Padova, in trasferta a Torino, la serata inaugurale ha visto la presentazione del libro “Chef in Punta di Dita”. Gli ospiti hanno potuto gustare 25 proposte gastronomiche firmate dallo chef Gianluca Tomasi, capitano della N.I.C. dal 2001 al 2012. In effetti anche questa volta noi due autori del libro, io (Marco Valletta) per la parte tecnico gastronomica e Gianluca Tomasi per la parte Tecnico Culinaria, abbiamo voluto promuovere per gli avventori, oltre 120 esclusivi ospiti, una cena di gala, dove protagonisti d’eccezione erano i “Cinque Sensi”. Proprio questa è la logica del Finger Food, da noi amabilmente raccontato nel libro, perché anche nelle cene di gala, vogliamo far capire come: “in un boccone il piacere sensoriale diventa la vera conquista del piacere della tavola”. Erano presenti a tavola illustri personalità del mondo imprenditoriale e della Fiera di Torino e di Padova, oltre che noti rappresentati delle istituzioni; alcuni dei quali non immaginavano lontanamente che una cena potesse essere esaustiva con pietanze degustate in punta di dita, magari immaginavano che dopo la performance avrebbero dovuto andare a farsi la classica spaghettata di mezzanotte. Ma così non è stato, perché boccone dopo boccone, tutti sono rimasti pienamente soddisfatti per qualità, piacere, e per la giusta sazietà. Lo chef Gianluca in cucina, per questa occasione coadiuvato da alcuni suoi colleghi, metà veneti e metà piemontesi, ha proposto cinque portate, ciascuna costituita da cinque finger food. Tavolozze di sapori completi che rappresentavano un viaggio gastronomico tra le cucine dell’Italia Orientale e Occidentale, finger food costituiti da prodotti piemontesi e prodotti veneti, non in confronto ma in amabile incontro. Io traghettavo gli ospiti, boccone dopo boccone, nel mondo della conoscenza dell’offerta gastronomica, per far comprendere, diremo, vizi e virtù della cucina in Finger Food. Come sempre Gianluca, chef avanguardista, ha saputo interpretare formaggi, salumi e pesci con cura, dovizia e maestria, tanto da far riflettere i commensali ospiti sui piaceri cromatici, sulle fragranze olfattive e sulle consistenze tattili, oltre che sul piacere del gusto, sempre e solo in un boccone, o meglio in punta di dita. In effetti diremo che in molti potranno mangiarsi le dita per non essere intervenuti, e noi abbiamo voluto confermare ancora una volta che un Finger Food non è una piccola porzione di qualcosa, ma un progetto articolato in piccole quantità.