Non esiste un vero e proprio inventore del piatto che chiamiamo “insalata”, come non esiste una ricetta ben precisa. L’abitudine di condire verdure ed erbe varie con il sale, l’olio o il limone è presente nella tradizione gastronomica fin dall’antichità: ne troviamo traccia nella cultura araba, turca, persiana e greca. Secondo il famoso scrittore Apicio, autore del “De re coquinaria” del I secolo D.C. gli antichi romani chiamavano le insalate “acetaria” perché erano condite prevalentemente con l’aceto. In realtà il termine “insalata” è presente nella lingua italiana a partire dal XIV secolo e deriva dal participio passato del verbo insalare, cioè cospargere di sale. Nel corso dei secoli la disponibilità di quello che le famiglie avevano nell’orto insieme con la necessità di mangiare, soprattutto nei ceti più poveri, ha fatto si che le insalate diventassero molto popolari e fatte con verdure varie e mai predefinite e condite in molti modi diversi. La “Cesar Salad” è una delle insalate più famose al mondo, inventata da Cesare Cardini, un cuoco italiano emigrato negli stati uniti, che la propose per la festa del 4 luglio del 1924. È composta da: lattuga romana, crostini di pane soffritti, formaggio parmigiano e condita con una salsa di succo di limone, uova, aglio e salsa Worcester.

1. L’insalata ha un’origine incerta, sembra provenga dalla Siberia ma era già conosciuta ai tempi dei Romani.

2. L’insalata è una pianta annuale con foglie più o meno larghe, ovoidali o di forma allungata e, a seconda della vari
età, ha diverse tonalità di colore dal verde al giallognolo o rosso.

3. Fino al Rinascimento la coltivazione interessò pochissime varietà, che fecero poi registrare un netto incremento a partire dal XVII secolo, in seguito all’avvento di una nuova tecnica che consentì la “coltura forzata” e non spontanea di questi vegetali.

4. La lattuga in generale predilige i climi temperati e non sopporta i freddi intensi e i caldi secchi.

5. La “lattuga romana” ha un aspetto allungato, quasi ovale, con foglie anch’esse allungate a margine liscio, di colore verde intenso; questa lattuga è formata da una serie di foglie sovrapposte in modo stretto tra loro attorno ad un cuore che generalmente non è completamente chiuso.

6. Il “lattughino” viene anche chiamato “insalatina” poiché non forma propriamente una testa quanto una rosa di foglie.

7. La “lattuga cappuccio” con cespi di forma tondeggiante, è costituita da foglie grandi, carnose e lisce, che si sovrappongono le une sulle altre, chiudendosi intorno ad un cuore centrale fino a formare il “cappuccio”.

Angela Ruzzante