Shila! Tributo al gusto affumicato dal Mastro Birraio Muller. Shila è una birra rossa prodotta con malto torbato. In particolare durante la maltatura (in essicazione) viene bruciata la torba, la quale fornisce un cereale che dà retrogusto affumicato, tipo il malto inglese utilizzato per la produzione dei whisky. Ma questo è uno standard per la produzione delle birre affumicate e/o torbate. La peculiarità qui sta nell’abilità di utilizzare un processo molto particolare, tradotto nel metodo antico della chiarificazione utilizzando trucioli di legno (legno tostato con retrogusto di vaniglia) con una maturazione di almeno 4 settimane con aggiunte e decantazione in modo da assorbire le particelle in sospensione chiarificando la birra per una settimana e, dopo setacciatura, l’imbottigliamento. La torbatura della Shila resta delicata e non gustativamente invadente, ma sempre pronta ed ideale ad accompagnare salame, speck od altri affettati affumicati, così come accompagnamento da meditazione con un buon sigaro. Il grado alcoolico di 6,6 °vol. non è eccessivo ma ideale, nella convivialità come citata dal Mastro Birraio innanzi al caminetto e, aggiungerei, anche in numerose occasioni dove la torba richiama il calore ed un gusto strutturato. Da servire in bicchiere a calice o tipo “teku” (ci permettiamo di introdurre un bicchiere particolare, ma già conosciuto e collaudato chiamato appunto “teku”, dalla forma geometrica particolare, tipo tulipano ma squadrato e spigoloso, in grado di amplificare qualsiasi aspetto aromatico di natura olfattiva). La Shila è una birra di bassa fermentazione da conservare al riparo dalla luce ed a temperatura cantina quando non prossima al consumo.
TRIBUTO ALLA SHILA
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