Fa parte del menu degustazione di 13 portate realizzato da Davide Scabin per il ristorante Carignano del Grand Hotel Sitea di Torino. Un piatto che nasce da un’idea giocata su contrasti fra consistenze, sapori e colori. Un tempo lo storione, risalendo il Po per riprodursi era presente anche nel torinese, come testimonia una antica ricetta tipica piemontese, lo storione alla torinese. In occasione della festa di San Giacomo a Torino si teneva un corteo di barche di pescatori lungo il fiume Po, pescavano alcuni storioni, li facevano benedire e li ributtavano nel fiume dopo averli contrassegnati con dei nastri colorati. Quindi un gruppo di giovani nuotatori si mettevano all’inseguimento degli storioni e chi catturava più pesci era nominato “abate” della festa di San Giacomo. Un’usanza che sembra risalire addirittura all’anno 400, epoca in cui a Torino era vescovo San Massimo. La ricetta realizzata con il contributo dei sous chef Francesco Polimeni e Kevin Gardini presenta un carpaccio di storione con una salsa verde smeraldo, appunto il Ral 6001 classic, dove RAL è un sistema di classificazione europeo dei colori nato il secolo scorso e il numero corrisponde al verde smeraldo.