Street Food o cibo da strada, in tutte le capitali europee, è di gran moda, ha ormai fama internazionale e offre prodotti di grandissimo valore che non conoscono tregua. E sono soprattutto i giovani ad apprezzarlo. In Sicilia non è mai stato un trend momentaneo ed ha una origine che affonda le sue profonde radici nel tempo. Il cibo di strada in Sicilia è un fattore puramente culturale, un modus vivendi che deriva dalla storia e dalle tradizioni popolari. Insomma, qualcosa di cui difficilmente potersi privare, in grado di raccontare la sua memoria, il suo legame con le tante dominazioni che ha accolto. Come nasce la tradizione dello street food siciliano? È una storia che possiamo far risalire a migliaia di anni fa. Le panelle, ad esempio, sono di chiara derivazione araba, invece il panino con la milza, potrebbe risalire alle comunità ebraiche. Lo stesso cannolo risalirebbe, secondo alcuni, alla presenza araba in Sicilia, in particolar modo alle componenti dell’harem di Caltanissetta. Secondo altri studiosi, potrebbe invece risalire alle suore che abitavano nei conventi e si dedicavano a queste produzioni. Può essere cotto o crudo. Può essere un finger food o può aver bisogno delle posate. La caratteristica più importante è l’immediata commestibilità del prodotto. La cosa interessante è che di alcuni cibi si può vedere direttamente come sono cucinati. Ho voluto presentare una mia versione di uno street food, una versione più “gourmet”, un hamburger di pesce e precisamente di tonno di Favignana, accompagnato da una cipolla di Partanna caramellata e Vastedda del Belice, e per far ricordare le salse dei più conosciuti hamburger di manzo, abbino una salsa agrodolce di pomodori con miele di zagara e basilico.

Ingredienti

Per n.6 panini: 250 g di farina 0; 250 ml di latte; 12 g di lievito di birra; 1 cucchiaio di miele; 2 cucchiaini di sale; latte; semi di sesamo;.

Per la salsa agrodolce: 300 g pomodori; 150 g zucchero; q.b. aceto di vino; q.b. miele di zagara; q.b. basilico; q.b. pectina.

Per le cipolle caramellate: 300 g cipolla di Partanna; q.b. zucchero; q.b. olio e.v.o; q.b. aceto di vino bianco; q.b. alloro; q.b. cannella; n. 6 fettine di Vastedda del Belice.

Per l’hamburger: 500 g tonno rosso di Favignana; erba cipollina q.b.; olio e.v.o. q.b.; sale q.b. ; pepe q.b.

In una Planetaria inserire la farina, il lievito precedentemente sciolto nel latte, il miele ed impastare con il gancio, dopodiché aggiungere sale. Far riposare qualche minuto, spezzare la pasta per sei panini, dare la forma rotonda e mettere a lievitare fino al raddoppio di volume. Prima di infornare spennellare con il latte e far attaccare il sesamo. Cuocere in forno statico a 200°C per 10 minuti. Sbollentare per alcuni secondi i pomodori in acqua bollente e successivamente raffreddarli in acqua e ghiaccio, togliere la buccia, tagliarli grossolanamente e in un tegame aggiungendo l’olio e.v.o., far stufare qualche minuto. Aggiungere il miele, lo zucchero, l’aceto e la pectina e far cuocere per 45 min. a fuoco lento. Tagliare le cipolle molto sottili e appassirle dolcemente con l’olio e.v.o. A metà cottura aggiungere qualche foglia di alloro, lo zucchero, l’aceto e un pezzetto di cannella e portare a cottura. Tagliare a cubetti il tonno e condirlo con l’olio e.v.o., erba cipollina, sale e pepe e con un coppapasta creare un hamburger. In una padella antiaderente ben calda mettere gli hamburger e cuocere in entrambi i lati. Comporre i panini inserendo qualche foglia di misticanza, l’hamburger, la fetta di Vastedda del Belice, la cipolla caramellata. Accanto al panino la salsa agrodolce.

di Angela Abrignani