A metà dello scorso anno, in piena emergenza Coronavirus, con tutte le manifestazioni di settore rinviate ed il mercato che affrontava uno dei momenti più critici della storia recente, l’idea di poter tornare a girare tra i padiglioni di una fiera sembrava più lontana che mai. Invece, grazie alle politiche dell’amministrazione locale in materia di contenimento dell’epidemia e dei costanti sforzi dei cittadini, siamo riusciti a partecipare in sicurezza alla trentesima edizione di Hotelex Shanghai, una delle più grosse fiere di settore del continente Asiatico. Certo, non si può pensare che tutto ciò non abbia comportato importanti sacrifici. L’edizione Hotelex Shanghai 2021, per quanto essa rimarrà impressa nella memoria, non verrà di certo ricordata per l’eccezionale afflusso di visitatori o per i risultati conseguiti. Partendo dal fatto che la situazione del Paese, a livello epidemiologico, è fortunatamente buona: si registrano pochi casi, sparpagliati nella vastità del territorio, che vengono prontamente isolati e messi in sicurezza grazie ad un’attività di tracciamento dei contatti davvero efficace, l’organizzazione ha comunque attivato diverse misure di controllo, a partire dalle modalità di accesso all’area espositiva, limitato e rigorosamente controllato. Al contrario di quanto accadeva in passato per registrarsi, sia come espositore che come visitatore, è stato richiesto un documento di identità valido e la compilazione di un questionario che comprendeva il luogo di residenza e gli ultimi spostamenti effettuati nel periodo antecedente la manifestazione. Una volta dato il via alla fiera, ogni visitatore ed ogni espositore ha dovuto sottoporsi ad un’ulteriore registrazione e l’accesso all’area era consentito solo tramite riconoscimento facciale. Tutto questo a corredo dell’immancabile “via libera” dato dal colore verde del QR code presente all’interno di “HealthCode” applicazione per il tracciamento dei contagi, quello che per noi avrebbe dovuto rappresentare l’APP Immuni. In aggiunta a ciò, a tutti i partecipanti è stato richiesto di indossare la mascherina, mentre le aree comuni o di ristoro erano provviste di barriere e divisori in plexiglass, e presidiate da addetti alla sanificazione. Tutte queste misure hanno sicuramente scoraggiato molti potenziali visitatori locali e penalizzato i grossi gruppi che spesso e volentieri hanno sede ad Hong Kong ed il resto dei visitatori internazionali (per i quali era richiesto un periodo di quarantena di almeno 21 giorni da effettuare in maniera obbligatoria in una struttura designata, sempre a patto di essere prima riusciti ad ottenere un visto per l’ingresso nel suolo cinese). D’altra parte, però, tutto ciò ha dato spazio a quelle piccole realtà che avevano davvero bisogno di un appuntamento come questo per mettere o rimettere in piedi il proprio business dopo la batosta subita nel 2020. Anche qui in Cina purtroppo, molte piccole-medie attività non ce l’hanno fatta, e hanno dovuto chiudere i battenti. Se non altro la situazione economico-politica che vive lo stato cinese ha permesso che la sfortuna di alcuni potesse trasformarsi in opportunità per altri. Ed è con questa premessa che Hotelex 2021 è stata l’edizione dei piccoli ristoratori, un vero trionfo per quelle realtà duramente colpite dall’epidemia che hanno saputo però rimboccarsi le maniche, talvolta reinventando il proprio business. La maggior parte dei 160.000 visitatori stimati rappresentava proprio questa classe, e non è stato difficile trovare ristoratori, spesso provenienti da aree meno urbanizzate, che erano in procinto di cambiare la tipologia di cucina proposta nei loro ristoranti, o di aprire attività che si differenziassero da quelle già offerte. Il pubblico in questione si è dimostrato interessato a capire il funzionamento delle macchine esposte, cercando di comprendere a fondo quali vantaggi avrebbero potuto portare loro. Grandi protagonisti dell’edizione sono state le macchine per pasta fresca Sinfonia 2 e Sirpasta XP, il forno pizza Stromboli, l’affettatrice per carne fresca Mantegna VCS e l’affettatrice automatica Palladio Automec Frozen, perfetta per i ristoranti Hotpot. L’affluenza dei primi due giorni è stata comunque sorprendente, e l’atmosfera che si respirava era positiva e di riscatto verso il nemico comune che stiamo continuando a fronteggiare. Il segnale lanciato è forte: si può e si deve tornare alla normalità, passo per passo, accettando anche alcuni compromessi. Sirman, dopo più di un anno si è fatta trovare pronta, in prima linea, proprio dove era rimasta a febbraio 2020, negli ultimi appuntamenti fieristici ai quali aveva partecipato. La speranza è che questo evento sia solo l’apri-pista per molti altri che verranno, e l’augurio che a breve anche in Europa ed in tutto il resto del mondo sia possibile tornare a vivere quelle giornate frenetiche, ma altrettanto soddisfacenti, che solo gli appuntamenti come questo riescono a regalare.