Premettendo la bellezza dei siti naturalistici sparsi per la Cina, uno dei motivi principali che vi spingerà a spostarvi di regione in regione sono i cosiddetti Xiao Chi (小吃), letteralmente piccolo snack, nonché cibo di strada. Ogni regione è infatti contraddistinta da prelibatezze di diverso tipo. Per provare a comprendere come e soprattutto quanto la Cina possa differenziarsi di regione in regione possiamo ragionare sulla distanza tra Shanghai situata in uno dei punti più ad est del Paese e la controparte ad ovest Kashgar (Città nella regione dello Xinjiang), che conta ben 5.000 km, ovvero la stessa distanza che c’è tra Milano ed il Polo Nord. Questo dato soltanto riuscirebbe a darci un’idea di quanto profondamente diverse possano essere le varie regioni di questo Stato. Se poi a questo aggiungiamo le influenze subite nel corso degli oltre 3.000 anni di storia e il fatto che vengano praticate 4 differenti grandi religioni, abbiamo un quadro completo della differenza culturale di un popolo riunito sotto la stessa bandiera. Ora che abbiamo chiarito la situazione geografico-culturale del Paese, merita una riflessione il ruolo che trova il concetto di xiao chi all’interno della quotidianità cinese. In media, un cittadino della Repubblica Popolare Cinese è solito consumare almeno una volta al giorno street food. Non è raro infatti trovare addirittura lunghe code presso i baracchini più gettonati, soprattutto durante le ore mattutine. Questo tipo di pasto quindi non è solo un veloce e gustoso spuntino sporadico ma si ritaglia un ruolo importante della quotidianità alimentare dei Cinesi. Zuppe dai più disparati ingredienti, noodles, spiedini, tofu e ravioli sono solo alcune delle tappe del viaggio gustativo che è possibile intraprendere nei famosi mercati notturni dove i profumi di queste delizie si fondono al frastuono proveniente dalle bancarelle di cianfrusaglie e dagli artigiani intenti a mettere in mostra tutto il loro talento. Vi ritroverete così a vagare senza meta, trasportati solo dal vostro olfatto, almeno fino a quando non incontrerete lo street food cinese per eccellenza: il chao doufu, o stinky tofu. Esatto, il nome deriva proprio dal cattivo odore emanato questa pietanza che, se siete abbastanza coraggiosi da lanciarvi all’assaggio, si rivelerà meglio del previsto. Per fortuna non dovrebbe essere difficile trovare una bancarella specializzata nella cucina al vapore, così da rimettere in sesto il vostro olfatto. Qui potrete trovare baozi, pane cotto al vapore ripieno di trito di carne o verdure; man tou, morbido pane cotto al vapore e gli immancabili jiaozi, ovvero i celeberrimi ravioli al vapore. Facenti parti della categoria “da provare sicuramente” sono le cosiddette jiang bing, ovvero la versione cinese delle crêpes. Con quest’ultima squisita pietanza terminano gli street food reperibili in tutto il territorio cinese, non ci resta quindi che dedicarci alle pietanze regionali. Se siete amanti del panino non abbiate paura di rimanere delusi, perché nella splendida città di Xi’An troverete pane per i vostri denti! Questa è infatti la casa del rou jia mo, letteralmente pane ripieno di carne, preparato con carne stufata a lungo e sfilacciata a mano. In questo caso è facile, oltre che per il gusto, rimanere incantati dall’abilità nell’usare il coltello dei vari shifu (maestri). Xi’An, più precisamente il suo quartiere mussulmano, è anche il luogo più indicato, assieme alla regione dello Xinjiang e della Mongolia Interna, per farsi una scorpacciata di yan rou chuan, ovvero spiedini grigliati di carne di pecora serviti con una spolverata di cumino ed altre spezie. Spostandosi poco più a sud, a Lanzhou, troviamo la patria dei la mian, squisiti noodles in brodo spesso accompagnati da salsa piccante e bocconcini di carne di pecora… l’ideale per il tipico xiao ye, spuntino di mezzanotte. Una delle specialità regionali più insolite la troviamo però ad Hangzhou, splendido capoluogo della provincia dello Zhejiang, tanto che vi chiederete “sono in fila per comprare del cibo o un mattone?” Vi ritroverete infatti in mano quello che all’apparenza è un blocco di argilla. Una volta rimosso lo strato esterno però avrete di fronte a voi niente di meno che un intero pollo, meticolosamente avvolto da foglie di loto. Questa era solo una breve introduzione al mondo degli street food cinesi, argomento che meriterebbe un intero libro dedicato; sperando possa essere di spunto per la programmazione di un viaggio alla scoperta di queste terre e sapori, scommetto però che lo stomaco ha già iniziato a brontolare!

di Marco Pastore, Responsabile sede Sirman di Shanghai