Il sapore e la novità rappresentano gli aspetti vincenti delle nuove proposte gastronomiche che si vanno imponendo tra i palati più attenti. Così, gli asparagi coltivati nel territorio della Saccisica che digrada dal comprensorio euganeo per bagnarsi nelle barene della Laguna Sud di Venezia e nei bassi fondali sabbiosi dell’Alto Adriatico, assommano il sentore del salmastro con la croccantezza che li rende graditi anche al crudo. La novità è rappresentata dagli Asparagi Rosè della Saccisica, ottenuti con una tecnica agronomica nuova brevettata da Livio Meneghin che ne fa una ghiottoneria. Sono asparagi della varietà Eros, come il verde di Altedo, ma coltivati al buio. Se ne ottiene un turione dal colore rosato che non dev’essere spellato prima del consumo e che già alcuni ristoratori della zona propongono al crudo oltre che in saòr. E’ prodotto da una piccola azienda familiare di Campolongo Maggiore (Ve) nata una decina di anni fa. Tra la fine di aprile e i primi di maggio di ogni anno, Conche di Codevigo si anima con la Festa dell’Asparago dove vengono presentate le migliori produzioni locali e un ampio stand gastronomico propone una gran varietà di piatti a base di asparagi. “L’idea di organizzare una festa nasce nel 1989 col marchio dell’Asparago di Conche” dice Gabriele Renier, uno dei fondatori e grande animatore. “Un appuntamento che rappresenta il raccordo tra il mondo della produzione e quello dei consumatori per una migliore informazione sul prodotto e la sua promozione diretta”, aggiunge Claudio Ferro, presidente della C.A.P.O (Cooperativa Agricola Produttori Ortofrutticoli di Conche).

Asparagi e Zabaione

Ingredienti per 4 persone: 1,5 kg di asparagi bianchi; 30 g di burro; sale per lo zabaione; 3 tuorli; 15 g di zucchero; 5 cucchiaini di vino bianco secco.

Pulire e lessare gli asparagi. Si prepara lo zabaione nel modo classico. Gli asparagi sgocciolati si dispongono con le punte rivolte verso il centro del piatto. Punte che verranno poi ricoperte con lo zabaione nel quale si sarà incorporato il burro. Ed ecco a servire.