Ci sono profumi, sapori e consistenze che non puoi abbandonare, ma che porti con te per tutta la vita. Una di queste è il carpione, una sorta di marinatura adatta a pesce, carne e verdure dal sapore agro che conquista tutti i palati. Si serve irrorando le pietanze precedentemente panate e fritte in abbondante olio di semi. Un ortaggio che spesso non viene aromatizzato in carpione sono i peperoni che io, invece, propongo come antipasto in abbinamento a pomodorini dolcissimi essiccati con tanto amore e pazienza sotto il sole della Sicilia. Un occhio particolare l’ho riservato alla panatura di avena bianca senza glutine, realizzata interamente da me.

Panatura di avena e semi di lino: avena in chicco; semi di lino; brodo vegetale; sale. Far bollire l’avena per 55 minuti in brodo vegetale, a cottura ultimata passare al mixer formando una purea omogenea. Stendere sul tappetino per microonde altezza pochi millimetri e disidratare con impulsi regolari a media frequenza. La sfoglia croccante che si otterrà verrà passata nel cutter creando una panatura croccante e con granulometria media.

Carpione: Foglie di salvia almeno 10; 2 spicchi di aglio; 3 bicchieri di vino bianco; 1 bicchiere di aceto di mele; 1 cipolla di Tropea. In una padella versare un filo di olio, tagliare la cipolla ad anelli e farli appassire a fuoco basso. Tritare finemente la salvia, lavare e asciugare gli spicchi di aglio sbucciati. Versare il trito aromatico nella stessa padella della cipolla e fare insaporire per 2 – 3 minuti girando spesso. Versare direttamente nella padella tutto il vino, l’aceto e portare a 90°C e, a questo punto, versare il carpione nei peperoni precedentemente grigliati – ai quali è stata tolta la pelle – panati e fritti in olio di girasole. Lasciare in posa 4 ore almeno. Assemblare formando delle rose e servire.