alla moda del Baccanale Restaurant di Battaglia Terme

La storia di questo risotto risale a quando ho scoperto il gorgonzola DOP. Chiariamo subito che a me non piace il gorgonzola. Che bestialità sto dicendo? E’ la verità, non lo mangerei mai da solo, ma sempre in abbinamento! Assodato ciò, mi sono chiesto: ma come sarà se lo abbino ad altri alimenti eccezionali? Detto fatto! Molti anni fa, in occasione di un evento molto importante, ho voluto far assaggiare agli ospiti una mia interpretazione del risotto allo zafferano pensata per esaltare il Re della serata: il Gorgonzola. Ed ecco a voi la ricetta!

Ingredienti: Riso Carnaroli di risorgiva De Tacchi; zafferano di Sardegna; mostarda Cremonese tagliata a cubetti; gorgonzola DOP del Novarese; cipolla bianca tritata; vino Pinot Grigio della cantina Terre Preziose di Galzignano Terme; brodo di carne buono; Grana Padano grattugiato; burro di malga del Pennar (Asiago).

Dopo aver fatto soffriggere con un po’ di burro la cipolla finemente tritata, aggiungo il riso e lo faccio tostare a “fuoco brillante” sulla piastra ad induzione della Sirman P.I.2,5 e la pentola Agnelli in alluminio per induzione. Sfumo con il Pinot Grigio facendolo evaporare, bagno con il brodo bollente e procedo alla cottura tenendo sotto controllo che non si attacchi. Quando mancano un paio di minuti alla fine, aggiungo lo zafferano sciolto con un po’ di Pinot Grigio e porto a cottura avendo cura di mantecare con il burro del Pennar e il Grana Padano. Infine spengo la piastra ad induzione e faccio ballare il risotto con un cucchiaio di gorgonzola. Per servire questo particolare risotto, dopo averlo messo nel piatto ci aggiungo il cubo di gorgonzola con sopra la macedonia di mostarda Cremonese.

N.B. Tutti gli ingredienti di questa meravigliosa ricetta sono stati forniti da Nicola Bertin, titolare di un fornitissimo negozio di “casoin“ a Montegrotto Terme, davanti alla stazione dei treni, dove trovo tutte le chicche che mi servono.