Sono in tanti, forse in troppi che parlano di cucina, ma c’e qualcuno tra gli addetti ai lavori (culturalmente parlando) che ai fornelli ci sa farequando-chef-generale davvero. E’ il caso di Nazzareno (Neno) Acquistucci, delegato dell’Accademia della cucina di Treviso Alta Marca. Insospettabile la sua preparazione se non confortata da tanta passione, da altrettante valide letture e da una consolidata esperienza. Generale in quiescenza dell’Aeronautica militare, si esibisce come cuoco dalle molte sorprese, ovviamente soltanto per gli amici e in questa occasione si é fatto ospitare all’Agriturismo “dalla Noemi” gestito da Maurizio e Ives Cannata, a Camalò, paesotto della cintura trevigiana verso Est. La confidenza con i titolari gli ha consentito di disporre totalmente della cucina ben attrezzata e anche del loro eventuale prezioso supporto. L’obiettivo di Acquistucci è senza concessioni: piatti semplici a conferma (e lui su questo insiste) che mangiar bene è soprattutto una questione di cultura e di scelta dei prodotti. All’arrivo un bicchiere di Prosecco brut Doc di Graziano Merotto con fiori di zucca farciti con acciuga e formaggio latteria legati con una pastella molto leggera. Quindi con due guanciali di Norcia ripuliti e tagliati a strisce spesse tre millimetri e lunghe altrettanto, l’immancabile spaghettata alla gricia (piatto tipico della cucina laziale), un connubio di sapori costituiti dal guanciale un po’ bruschettato e dal pecorino sciolto nell’acqua di cottura prima di essere amalgamati. Come piatto principale le crescentine, focacce di pasta di pane fritte, appena scolate nella carta assorbente e abbinate a vari affettati e formaggi teneri come lo Squacquerone di Romagna. Qui si é volute abbinare il merlot della Ida Agnoletti che con il suo sapore rotondo e intenso ha messo tutti d’accordo nell’affermazione, quanto mai vera, che a tavola non si invecchia. Non potevano mancare gli affettati: quelli prodotti dall’agriturismo ospitante, come la soppressa e la costa (carne delle costicine disossate, condita, arrotolata e invecchiata oltre un anno) e uno squisito
prosciutto di Cormons appena affumicato e invecchiato di due anni e mezzo. Per finire, il gelato di vaniglia fatto rigorosamente con i semi delle bacche del Madagascar guarnito con le ciliegie locali sotto spirito. Tanto per chiudere in allegria, i liquorini fatti in casa da alcuni della combriccola, al liquore, al mandarino, quello all’arancio, alla genziana e zenzero e al nocino.