Ci preoccupiamo dell’invasione dei talentshow gastronomici, dei format “culinari” tra viaggi nei ristoranti italiani, segreti di griglie americane e pasticceria francese. Siamo piacevolmente stimolati da pubblicazioni, libri, riviste dall’impaginazione accattivante e spesso dai contenuti di valore; ma il boom sono i video di ricette. Ovunque, sparse nei meandri del web, si possono trovare video con i passaggi per realizzare un dolce sofficissimo, un sufflè, pasta fatta in casa e altro. Buona parte è spiegata così bene che sembra persino facile poterle realizzare e magari in poco tempo. Sembra che siano più persone capaci di mettersi ai fornelli e davanti ad un video di quelle che fruiscono della spiegazione! Compaiono come pubblicità quando si apre un sito il cui argomento è tutt’altro, si trovano nella call to action di youtube (cta è un rettangolo in basse a destra del video che invita a vederne un altro dai contenuti simili o esplicativi, in genere dello stesso autore). Si possono guardare anche nei siti delle catene di supermercati, dei negozi che vendono casalinghi, nei blog che parlano di salute, in quelli di sport ma anche in siti di marche sportive molto famose e diffuse. Pare che l’esigenza di realizzare un video di ricette abbia contagiato più campi. Ma perché i video? Qual è l’efficacia di questo modo di comunicare? Il video concentra più informazioni in poco tempo, è facilmente accessibile ed è facile trovare quello che interessa nei motori di ricerca, è meno noioso di una ricetta scritta e postata, perché si può bloccare e poi far ripartire; viene condiviso nei social network in continuazione in modo che l’autore sappia subito se piace o se deve cambiare approccio. Il video utilizza più mezzi di comunicazione: immagine, suono e parola, (in questo caso manca solo il profumo!) è di immediata comprensione ed empatia, alcuni sono simpatici, altri decisamente casalinghi, altri ancora professionali, con studi accurati di inquadrature e luci, ma per valutare la qualità del contenuto non posso che passare il testimone a chi se ne intende veramente.