“Sono innamorata!
Sto avendo un’avventura con la mia pizza, tu invece sembri in crisi con la tua,
che ti prende?”
“Non posso!”
“Come sarebbe? É una pizza margherita a Napoli. È un imperativo morale mangiare e goderti la pizza!”

In “Mangia prega e ama”, commedia romantica del 2010 Giulia Roberts assapora una pizza margherita con l’amica all’Antica pizzeria da Michele e Napoli. La pizza compare protagonista o in sordina in molte pellicole cinematografiche, segnale, come spesso accade, che si tratta una pietanza semplice, adatta a poveri e ricchi come scriveva Alexandre Dumas, ne “Il Corriolo”, libro pubblicato nel 1841 dopo uno dei suoi molteplici soggiorni a Napoli: “È il termometro gastronomico del mercato: aumenta o diminuisce il prezzo secondo il corso degli ingredienti suddetti, secondo l’abbondanza o la carestia dell’annata.”. Un pasto che diventa parte integrata delle abitudini dei vari tessuti sociali dispersi per il mondo. Storica rimane la sigla iniziale de “La febbre del sabato sera”, film iconico del 1977. La pellicola, che doveva narrare una New York dei sobborghi, di emigrazione, violenza e razzismo, è diventata famosa per le scene di ballo. Il giovane Toni Manero interpretato da John Travolta aggredisce il marciapiede dell’86esima strada di Brooklyn con la sua camminata strafottente al ritmo di Stayin’Alive dei Bee Gees. Si ferma davanti la vetrina di una pizzeria e ordina una doppia fetta sovrapposta che gli viene consegnata avvolta nella carta oleata e che poi mangia mentre continua a camminare spavaldo, al ritmo di musica. Ad Albuquerque, in Nuovo Messico, si può fare il tour dei luoghi in cui è stata girata Breaking Bad, seria televisiva andata in onda dal 2008 al 2013. Una delle mete di strani pellegrinaggi è stata fino a qualche anno fa la casa, o meglio il tetto di un’abitazione sopra il quale i fan più accaniti della serie lanciavano la pizza. Il proprietario, nonostante le infinite sollecitazioni ha infine innalzato un recinto abbastanza alto per scoraggiare questa consuetudine molesta. Il motivo del lancio è dato da una puntata della terza serie, quando il protagonista, Walter White, chiuso fuori di casa dalla moglie a cui aveva mentito sul suo coinvolgimento nella produzione di anfetamine, lancia il cartone di pizza in aria che atterra e si spiaccica sopra il tetto! Gli Americani però sembrano amare le pizze trash! Con farciture che per noi sono immangiabili. Possiamo ringraziare Woody Allen per la sua ironia non tanto sottintesa nella pellicola Manhattan del 1977, che ci introduce in un mondo della pizza un po’ scioccante per il palato. Ma i gusti sono gusti. La scena si svolge nella migliore pizzeria newyorkese, da John; mentre Tracy, la giovane amante di Isaac, racconta di essere entrata in una scuola d’arte drammatica lui si estranea con il pensiero, corrucciandosi a causa di un ingrediente mancante nella pizza appena ordinata; infatti, nonostante la presenza di pomodori, peperoni verdi, aglio, funghi acciughe manca completamente il cocco! Nel film Deadpool del 2016 il protagonista si gusta una pizza ananas e olive. Da fan di Guerre Stellari non posso non citare in chiusura una delle più inquietanti, anche se non l’unica, declinazioni della pizza: in Balle Spaziali, film di Mel Brooks del 1987, compare Pizza Margherita, il boss del crimine spaziale, una specie di pizzone a dimensione umana, colante di mozzarella che muore non per mano di un avversario, o di un rappresentante della giustizia ma per ironia del destino, perché si mangia da solo!