Con un certo orgoglio spesso diciamo che Sirman è leader del settore a livello mondiale per quanto riguarda le attrezzature per la ristorazione, e lo si può notare oltre che dai fatturati e dalla presenza capillare nel territorio nazionale ed internazionale, anche dal fatto che, per l’ennesima volta, qualcuno cerca di contraffare i nostri prodotti. Del resto nessuno cerca di contraffare un marchio poco apprezzato e sconosciuto, si cerca sempre di copiare i migliori! Ed ecco che ultimamente ci si deve dar da fare anche sotto il profilo legale nel far rispettare i brevetti e i marchi registrati, non solo con qualche avviso e lettera, ma anche con qualche citazione in giudizio, unico modo per far valere i nostri diritti nei confronti di qualche “furbetto”. In proposito, dopo le 2 cause vinte in Cina (cosa più unica che rara e di cui abbiam parlato nei numeri 26 e 27 di Zafferano) contro chi aveva cercato di registrare un marchio che foneticamente era molto simile a Sirman nella lingua locale, si è conclusa anche un’ulteriore causa che era in corso da qualche mese con un importatore che aveva portato in Italia un carico di frullini esteticamente molto simili ai nostri Sirio. L’aspetto esteriore uguale al nostro frullatore professionale Sirio però celava una “macchinetta” domestica e di qualità veramente scarsa, adatta forse per farsi un milkshake al giorno in casa, ma non di certo adatto per un utilizzo intenso come il nostro Sirio. L’importatore è stato costretto a fermare immediatamente la vendita del frullino contraffattorio, pena il pagamento a Sirman di una penale pari al valore dell’attrezzatura per ogni pezzo venduto, e a cambiarne in modo sensibile l’estetica prima di vendere il materiale importato. Inoltre, dopo qualche mese di scartoffie, l’imprudente (per usare un eufemismo) importatore è stato condannato dal tribunale di Milano a rimborsare a Sirman tutte le spese legali e processuali, i danni d’immagine, nonchè a pagare le spese generali. Questo perchè alcuni acquirenti, pensando di comprare un’attrezzatura prodotta da SIRMAN, marchio che da molti è ritenuto garanzia di qualità, si sono ritrovati con un involucro simile al nostro SIRIO, ma con all’interno componenti di scarsa qualità e sottodimensionati per un uso professionale cui invece il Sirio Sirman è rivolto. Per fortuna tutto si è risolto al meglio. Sono casi come questo che fanno tornare a sperare nell’Italia e nel suo sistema giudiziario.

di Alberto Marzaro