Ogni stagione ha il suo fungo: tra i più comuni gli Champignon, che vengono spesso utilizzati nei bar con piccola ristorazione per preparare delle ottime insalate oppure come base per crostini caldi, appena saltati in padella con olio d’oliva, prezzemolo ed un leggero profumo di scalogno. Naturalmente, sempre nel periodo giusto (settembre/ottobre), una bella insalatina con ovuli bianchi, sedano e scaglie di grana non si può rifiutare.
Un discorso a parte merita il re dei funghi, “il Porcino”, il quale viene utilizzato per preparare delle succulente prelibatezze. Al bar lo potremmo trovare con scaglie di grana e rucola come condimento ad un buon carpaccio o abbinato ad un piatto di roastbeef, oppure sotto forma di paté accompagnato a crostini di pane caldo.
Da non dimenticare i Chiodini ed i Gallinacci, i quali vengono solitamente proposti in insalata, ma che saltati in padella potrebbero rappresentare un’innovativa e gustosa idea per l’aperitivo. Altra variazione interessante potrebbe essere una bella zuppa di porcini e crostoni di pane, e se proprio volessimo esagerare, come rifiutare un risottino con salsiccia, funghi e zafferano? Esplorando con attenzione il variegato mondo del food & beverage, troviamo anche un liquore preparato con funghi: il SERFUNGHI, un amaro prodotto in Calabria.
Naturalmente gli abbinamenti più appropriati con i funghi, nella categoria del beverage, sono i vini, ma in questo caso potremmo anche pensare ad alcuni cocktail preparati ad hoc. Tra i classici potremmo proporre un Negroni sbagliato, con il gin sostituito con il Prosecco, oppure, sempre assecondando la moda del momento, uno spritz con il Cinar oppure il Biancosarti al posto del più dolce a tradizionale Aperol. Se proprio dovessi aggiungere una preferenza dettata da un gusto del tutto personale, non sarebbe assolutamente da disdegnare un Bitter Campari frozen aromatizzato con twist di arancio.

Angelo Borrillo