“……E tu chiamala estate, questa estate senza……” , senza la solita insalata di riso o di pasta fredda, spesso troppo fredda, o il vitello tonnato, i pomodori ripieni, fettine di roastbeef o la noiosa bresaola con scaglie di Grana e rucola e un filo d’ olio, e una improbabile mozzarella tolta dal frigo all’ultimo momento, ghiacciata, insapore! La noia è mortale, sempre le stesse cose. Pensiamo invece di creare degli abbinamenti con i formaggi e la frutta, non la solita pera, ma una particolare, ricca di vitamine, antiossidanti ed omega tre, la frutta esotica per esempio. Ma allora cosa ci azzeccano i formaggi con la frutta esotica? Ci azzeccano ci azzeccano, andiamo a scoprire questi intriganti abbinamenti. Un mattino di buon’ora sono partito alla volta dell’Altopiano di Asiago per incontrare un amico ed un bravissimo cuoco – ho detto cuoco e non chef, anche se la parola cuciniere mi piace ancora di più – Alessandro Dal Degan, del ristorante stellato La Casa Rossa. Sul tavolo frutta e formaggi, iniziammo così a cercare l’abbinamento perfetto. Partiamo con la papaya: assomiglia molto alla nostra noce pesca, molto succosa e leggermente acidula, con una percentuale zuccherina abbastanza elevata che, per contrasto, si affievolisce con il formaggio Piave DOP Selezione Oro di 18 mesi di stagionatura. Il mango invece, avendo un gusto molto delicato, si abbina con una ricotta fresca appena scolata, ancora calda, magari quella di Sante Rugo, oppure con la suadente ed intrigante Stracciata dei Di Nucci di Agnone. Dal delicato mango ai Frutti della Passione dalla forte, giusta per un Pecorino stagionato, il Fiorino, della Maremma, fatto con molta cura dalla famiglia Fiorini. Continuiamo a degustare, anche se le controversie non mancano, ogni palato è diverso da un altro, ma poi alla fine ci trovavamo d’accordo. E’ arrivato il momento dell’ananas, i suoi aromi non troppo dolci, con una leggera punta acidula che ricorda il ginepro, un Castelmagno d’alpeggio estivo del grande Giorgio Amedeo della Meiro, è perfetto! E la banana, ne vogliamo parlare? Certo che sì, allora son da preferire quelle piccole piccole, mature il giusto; non si può sbagliare, ci troviamo subito d’accordo, il formaggio perfetto è una robiola di latte crudo di capra, non freschissima, deve avere almeno 15 giorni di affinamento, ricoperta finemente da una delicate muffetta, penicillium candido, bianca tendente all’avorio, provare per credere. In Francia ho abbinato questo dolce frutto ricco di potassio con un Pelardon delle Cevenne dei Chapon, un’apoteosi!! Ritornando ai Frutti della passione, abbiamo scoperto che sono ottimi abbinati con un grande Gorgonzola naturale stagionato 4 mesi dei Guffanti. Ci siamo fermati a queste tipologie di frutta perché le abbiamo trovate più complementari con i formaggi. Altre tipologie come il Tamarindo, i Datteri e tanti altri, o sono troppo dolci o troppo agrumati quindi acidi. Quando acquistiamo questa tipologia di frutta dobbiamo far attenzione al loro grado di maturazione, meglio prenderla non eccessivamente matura.