Parole del Presidente di Tecnologie Alimentari Nicola Marzaro

Eurocarne sarà la fiera delle tecnologie della Carne in Italia. A me piace dividere le fiere che definisco “del business” da quelle che definisco “del trade”. Ai lettori del settore della ristorazione esemplifico indicando l’Host come la grande fiera del business delle attrezzature Horeca e invece il Sigep come una grande fiera del trade del settore gelateria/pasticceria. Nelle prime si viene per cercare importatori, distributori, concessionari, nelle seconde per mostrarsi agli utilizzatori e portare a casa nominativi da passare ai rivenditori di zona. La grossa novità e cambio di marcia di Eurocarne è questo: da ambire ad essere fiera del business, ad ambire ad essere la fiera italiana del trade delle attrezzature per la lavorazione della carne. E l’orientamento alle attrezzature professionali più che a quelle industriali farà forse in futuro la fortuna di questa fiera (i posteri vedranno). In quest’ottica lo sposalizio con Fieragricola è fenomenale, e l’accordo con Coldiretti strategico. I visitatori sono agriturismi (oltre 14.000 iscritti a Coldiretti) ed allevatori. Fiera Verona ci assicura che sono partite oltre 35.000 mail dirette a questi soggetti per pubblicizzare l’evento. Il momento è propizio: gli allevatori italiani (quelli che sono rimasti) sono quelli che hanno investito nelle biomasse e da tempo hanno sperimentato il bonifico del GSE; sono quelli che hanno messo i pannelli solari nelle stalle (anche per rinfrescarle) e vedono ora favorevolmente altri investimenti complementari alla propria attività propriamente agricola. E i fondi, almeno fintanto che pagano le tasse sui redditi agrari, ce li hanno per fare investimenti. A darmi la certezza poi del successo di Eurocarne, se non bastasse, sono i fondi dei PSR regionali che hanno abituato i nostri allevatori che, ai loro investimenti contribuisce la propria Regione al 50% a fondo perduto sicché gli investimenti sono già ritornati per metà del loro valore. E a gennaio a Verona ne vedremo delle belle perché, grazie anche a Coldiretti (e loro lo sanno, per questo credono in questa fiera), i PSR finanziano anche le attrezzature degli agriturismi e i laboratori di macellazione degli allevatori, al pari di un trattore o di un aratro.