L’insegna recita “Sestogusto: pazienza, precisione, poesia” perchè sono gli ingredienti della pizza di Massimiliano Prete, non pizzaiolo, ma specialista dei lieviti come ama essere definito. Una filosofia che racchiude i tre mondi di Massimiliano: quello della lievitazione a cui si sta dedicando da anni, precisione, quello della pasticceria dove ha iniziato, e quello della cucina per la scelta delle materie prime. Tre locali: il primo “Gusto Divino”, una delle prime pizzerie gourmet a Saluzzo, poi i due di Torino, la prima sede nel cuore di Borgo Nuovo in via Mazzini, la seconda in centro in via Stampatori. Stessa carta e stessa filosofia: impasti innovativi, digeribili, gustosi frutto di continue ricerche e sperimentazioni. In carta 7 impasti, ciascuno con farciture differenti: Pizz’Otto (pizza soffice a pasta alta), Croccante (nelle varianti mais e semi di girasole, orzo, grano evolutivo autoprodotto), La Pala (pizza lunga circa 50 cm da condividere), Fa Croc® (rivisitazione della focaccia romana imbottita), Classica (realizzata con lievito madre), Emozioni a Spicchi (panbrioche) e Speciali (tra cui base Lievitato dolce o base Fermento a lievitazione spontanea) ed un menu degustazione composto da 5 suggestioni dello chef servite a spicchi. Premiato con i “3 spicchi” della guida Pizzerie del Gambero rosso ed inserita nell’elenco delle prime pizzerie in Italia secondo la classifica di 50 top pizza.
Pazienza, precisione e poesia
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