Tutti i tipi di frutta tal quale sono permessi al celiaco…anche quella esotica! Tal quale, cosa significa? Sia che si tratti di frutta fresca che surgelata. Anche nel caso in cui ananas, mango, papaya, cocco, per citarne alcuni tipi, siano disidratati, essiccati non infarinati anche se addizionati di olii vegetali e anidride solforosa, sono da considerarsi alimenti permessi al celiaco. Nel caso in cui, invece, la frutta esotica, analogamente al resto della frutta, sia candita, trattandosi di un alimento trasformato, è considerata a rischio: va pertanto verificata la presenza della dicitura “senza glutine” in etichetta o la presenza nel Prontuario AIC degli Alimenti dell’edizione corrente. Può capitare che la frutta esotica si trovi sotto forma di farina o polvere, basti pensare a una delle più note, come quella di cocco: trattandosi di prodotti che hanno subito un processo di trasformazione, anche in questo caso, prima del consumo, occorrerà verificare la presenza della dicitura “senza glutine” sulla confezione, oppure la presenza in Prontuario. La frutta esotica può essere ancora utilizzata come ingrediente di altre preparazioni quali, ad esempio, yogurt, marmellate, bevande a base di frutta. Se pur gli ingredienti di partenza di questi prodotti non contengono glutine per natura, il processo produttivo potrebbe esporli ad un rischio di contaminazione da glutine. Per questo motivo, potranno essere consumati solo se garantiti gluten free e quindi se contrassegnati come “senza glutine” in etichetta oppure ovviamente se presenti nel Prontuario AIC.

 

a cura di Miriam Cornicelli