Una passione scritta nel Dna che è diventata anche una tradizione di famiglia. Matteo Cazzin, 38 anni, di Vigonza (Padova), dopo essersi “fatto le ossa” come chef al ristorante Tavern di Monselice, ha deciso di mettere a frutto l’esperienza nel campo della buona cucina trasferendosi negli Stati Uniti, più precisamente nel South Carolina, nella cittadina balneare di Myrtle Beach. Un percorso in un certo senso obbligato. Il padre Bruno, 66 anni, è in Armenia, affermato e ricercato chef del ristorante “Ai Leoni” della capitale Yeravan. E Matteo non è stato da meno: appena si è presentata l’occasione, non si è fatto pregare. “L’esempio di mio padre – spiega- mi ha aiutato molto nella decisione. A lui devo tutto nel campo della ristorazione, anche se sono state la mamma e la nonna ad insegnarmi a cucinare quando, libero dagli impegni di scuola, le aiutavo nella trattoria a preparare i piatti per il pranzo o la cena”. Tecniche di cucina che Matteo ha poi perfezionato all’istituto ‘Efal’ di Tonezza del Cimone specializzandosi in pasticceria, panetteria e nella preparazione della pasta. Il salto di qualità è avvenuto ‘al Tavern’, ristorante di pesce, dove Matteo ha iniziato a studiare il territorio con i suoi prodotti tipici e l’evoluzione dei piatti legati alla cucina di tradizione. Un bagaglio di conoscenza e di esperienza nella combinazione di gusti e sapori “made in Italy” che Matteo ha trasferito a Myrtle Beach, al ristorante ‘La festa’. Duecento coperti in media al giorno è un numero che non spaventa lo chef padovano, che in breve ha saputo fare apprezzare il prosciutto di Montagnana e di Parma con una giardiniera casalinga, le linguine al ragù, il baccalà mantecato e alla vicentina, il rombo alla chioggiotta, ma anche il risotto di pesce o i risi e bisi e le maltagliate con i fagioli. Pasta preparata dallo stesso Matteo, così come i prodotti, compresa farina e riso, che arrivano con puntualità dall’Italia.