È possibile affermare che “la zuppa” porti sulle spalle tanti anni quanti il “cucinare”. A darci la certezza che tale affermazione sia veritiera, oltre alle varie tracce riportate dagli storici, possiamo ragionare dell’evoluzione della zuppa nelle cucine regionali, nonché di come diverse specialità provenienti da tutto il mondo siano nate da una “semplice” zuppa. Minestrone, Gazpacho, Borscht sono solo alcuni dei più famosi esempi di piatti evolutisi negli anni, appartenenti alla famiglia delle zuppe. Nonostante sarebbe indubbiamente interessante continuare a spulciare i menù delle località più remote per scoprire pietanze a base di zuppa che ancora vantano poca fama a livello mondiale, oggi voglio soffermarmi su una delle esperienze meno note ai viaggiatori che mettono piede in Cina, ma che vale sicuramente la pena di provare. Novecento anni fa in Mongolia, per far fronte alla carenza di risorse e alle rigide temperature, era usanza radunarsi attorno ad un unico pentolone di acqua bollente in cui a turno era possibile cuocere la propria razione di carne o interiora, da consumare accompagnate al nutriente brodo che veniva a formarsi all’interno del pentolone stesso. Nasce dunque da una zuppa la pratica dell’Hot Pot, diffusasi in larga scala in seguito in ogni regione della Cina, fino a diventare una delle esperienze preferite dal popolo cinese. Possiamo oggi trovare l’Hot Pot in ristoranti specializzati che dispongono di appositi tavoli, dotati di uno spazio al centro, completo di induzione piano cottura a gas, per poter inserire il “pentolone”. Il tratto distintivo dell’Hot Pot è che gli alimenti che verranno serviti, crudi, direttamente al tavolo saranno cucinati in prima persona. Solitamente nel menù di ogni ristorante di Hot Pot che si rispetti, si potrà trovare carne di qualità, servita a fette sottilissime; un’impressionante varietà di verdure, tofu, gamberi e pesce; senza dimenticare polpette di ogni tipo, che rappresentano un must per i Cinesi. Bisognerà poi procedere alla selezione della “base”, ovvero del brodo dove verranno cotte tutte queste prelibatezze. Anche in questo caso la scelta della base vanta diverse opzioni, ad esempio due tra le tipologie più famose sono il brodo di carne e quello di funghi. Attenzione però a non lasciare agli amici cinesi la scelta del “livello di piccantezza” altrimenti vi ritroverete il brodo completamente ricoperto da peperoncini che daranno filo da torcere anche ai più temerari. Non resterà che lanciarsi all’assaggio senza però dimenticarsi della miriade di squisite salse che ci verranno servite, a volte addirittura in un carrellino dedicato. Ciò che rende l’Hot Pot unico nel suo genere non è però legato al gusto genuino degli alimenti, ma bensì alla componente sociale che ne deriva. Che si tratti di pranzo o cena, di un avvenimento speciale o di una semplice serata in compagnia di amici o familiari, ogni occasione è quella giusta per radunarsi attorno al pentolonea cuocere tutti assieme i propri ingredienti preferiti. È proprio grazie a questo senso di condivisione che l’Hot Pot è diventato una delle esperienze preferite dal popolo cinese, indipendentemente dalla fascia d’età o dalla stagione corrente. Negli ultimi anni ha visto infatti un incremento esponenziale di popolarità tra i giovani che, soprattutto durante ore notturne ma anche sfidando le afose serate d’estate, scelgono di radunarsi all’Hot Pot per passare una serata in compagnia o fare l’ultimo spuntino al termine di una serata in discoteca.

di Marco Pastore Responsabile sede Sirman di Shanghai