Per i cibi sottovuoto

In questa annata la qualità è molto elevata e raggiunge l’eccellenza negli extravergini che presento. Sui cibi sottovuoto un filo di uno di questi oli deve essere aggiunto a crudo poco prima di gustarli, valutando poi il risultato finale ottenibile giocando con i profumi erbacei, di pomodoro o di frutti di bosco.

1 – Augusto De Martini

Suddivisa in due tenute per un totale di 66 ettari di cui 4,5 ad oliveto, l’azienda gestita dai fratelli Vega, Gabriella, Luigi e Alessandra vanta un antico edificio rurale dichiarato monumento nazionale dal Ministero dei Beni Culturali. Sacrum, monovarietale di Ortice, ha il profumo fresco del pomodoro sposato a mandorla verde, erbe aromatiche e carciofo.

2 – Cinque Colli

Sebastiano Giaquinta coltiva 5.000 olivi su 20 dei 30 ettari aziendali, posti a 385 metri di altitudine in Contrada Mazzarronello. Il suo Monocultivar di Tonda Iblea ha in evidenza il profumo fine e intenso di foglia di pomodoro sostenuto da sentori di erba falciata, mandorla verde, carciofo, erbe aromatiche e accenno di mela verde.

3 – Fattoria Ramerino

Con metodo biologico questa azienda conduce 5.500 olivi su 17 ettari di proprietà e 10 in affitto. Due monovarietali e due blend tutti erbacei, con profumi condivisi di mandorla verde e carciofo cui il monovarietale di Frantoio aggiunge erba e cicoria, il Moraiolo erbe aromatiche ed accenno di pomodoro, il Blend Primus erba e sedano, il Blend Dulcis cardo ed erbe aromatiche.

4 – Fraternali Grilli Primo

Gestita con evidente passione da Claudio, erede del fondatore Primo, questa piccola azienda produce grandi oli da 900 piante coltivate su 4,5 ettari di oliveto. Selezione Rodolfo monovarietale di Correggiolo è nettamente erbaceo, grazie ai profumi fini, ma decisi, di carciofo, mandorla verde, erba appena falciata, cicoria ed erbe aromatiche.

5 – L’Olivaio

Tre Soci gestiscono il frantoio e 9.000 olivi nei Comuni di Castelleone di Suasa, Ostra Vetere e Offida. Spalià monovarielate di Ascolana tenera ha il pomodoro in evidenza su mandorla, erbe aromatiche e carciofo. Poi tre oli erbacei. Suasae, mono di Raggia ed il Blend Kryo hanno prevalenza di carciofo su mandorla, erba e cicoria, mentre nel Blend Verde prevale la mandorla.

6 – Oleificio Forestaforte

Dottore Agronomo erede di una Famiglia che vanta quasi 450 anni di attività olearia, Giovanni Melcarne è tra i ricercatori più impegnati nella lotta alla Xylella Fastidiosa. I suoi due monocultivar di Frantoio e Leccino, entrambi erbacei, condividono i profumi di mandorla verde ed erba tagliata, con il primo arricchito dal sentore di cicoria e carciofo, il secondo dal cardo gobbo.

7 – Tenuta Romano

Alberto è quarto nella successione di una famiglia che ha inaugurato il primo frantoio nel 1840. Nel mono Ortice Riserva il pomodoro spicca su carciofo, mandorla ed erbe aromatiche. Erbacei il mono di Picholine ed il Blend BIO, il primo con carciofo, il secondo mandorla, prevalenti su cicoria ed erba.

8 – Verardi Santo

Speriamo che Santo anche nel futuro possa salvaguardare tutti i suoi 1.000 olivi secolari di Ogliarola Leccese e Cellina di Nardò, monumenti della natura ubicati nella zona più colpita dalla Xylella. L’Olio Tenuta Romani offre in gradevole evidenza i frutti di bosco, con il profumo del lampone sostenuto da mandorla, erba e carciofo con accenno di rosa gialla.

9 – Villa Uva

Seguendo giustamente il cuore, e non la ragione che poteva indurlo a rinunciare alla produzione di oli di qualità per loro scarsa rimuneratività, Emidio Alvisi torna a deliziarci con tre monovarietali BIO erbacei accomunati da mandorla, erba e carciofo, cui il Coratina aggiunge sentori di cicoria, il Leccino il cardo, mentre il Peranzana, evidenzia l’erba appena falciata e le erbe aromatiche.