L’usanza di abbassare i prezzi in una determinata fascia oraria per attirare clienti nasce nei Paesi anglosassoni nell’800. La cosiddetta ora felice conosciuta da tutti come happy hour. Oggi rimane ancora questa tradizione, quasi tutti i locali offrono alla propria clientela una stuzzicheria variegata all’ora dell’aperitivo. Per il cliente che vuole rilassarsi con un buon drink dopo il lavoro, che gradisce un calice di vino prima di una cena o che ama addirittura pasteggiare spensierato in compagnia e fare due chiacchiere, non c’è niente di meglio! Nel nostro locale cerchiamo di seguire con attenzione e professionalità questo momento della giornata, frequentato da una clientela curiosa ed esigente in fatto di novità e di proposte. L’offerta del food, che accompagna le bevute, va diversificata di tanto in tanto e accompagnata da una piccola carta per chi desidera una proposta più completa. Ecco che il bar si presta, per un paio d’ore, ad essere anche luogo di convivialità legato al cibo, in maniera informale, mangiando sì ma senza sentirsi al ristorante. Cocktails sì, ma anche tanto vino e la nostra selezione è molto ampia e pensata soprattutto per questi momenti. La carta vini è ragionata quindi con prodotti allineati ad un’idea di freschezza e facilità di beva, su tutta la gamma (vini bianchi, rosé, orange, rossi e bollicine). Ci piace molto l’idea di servire ai nostri clienti vini che non siano troppo strutturati e difficili, ma che si lascino bere in spensieratezza e facilmente. Sono i vini che fanno “glou – glou” e che ti dicono “bevimi, bevimi”. Di recente ho fatto visita ad un’azienda che non conoscevo nel Comune di Spoleto, all’interno delle zone DOC del Trebbiano Spoletino e dei Monti Martani. La Cantina Ninni è nata di recente, appena dieci anni fa. La prima uscita nel 2012 dopo cinque anni di vinificazione per autoconsumo. Gianluca Piernera, per gli amici “diavolacciu”, ci racconta di aver acquistato la casa e i terreni già vitati e le cui vigne erano già ultracinquantenni. Non essendo vignaiolo ma di professione elettricista, la prima cosa che gli passa per la mente è di voler carpire tutte le vigne non essendo minimamente interessato alla viticoltura. Forte però del consiglio, più che mai provvidenziale, di un caro amico produttore di un grande vino marchigiano, comincia ad appassionarsi all’idea che si concretizza nell’arco di poco. Oggi Gianluca produce un limitato numero di bottiglie in maniera artigianale. I terreni a 350 mt slm, sono inerbiti naturalmente, non viene utilizzata nessuna pratica di diserbo, non si concima e la vite è aiutata solo durante la fase vegetativa con prodotti naturali a base di alghe marine, i restanti trattamenti in vigna sono esenti da pesticidi. Dopo tale cura e gestione arriva in cantina un prodotto che ha solo bisogno di maturare in maniera naturale, per poi venire imbottigliato senza filtrazione. Come dice “diavolacciu”, un vino fatto con l’uva vera. I vini prodotti: Misluli (trebbiano e malvasia); Poggio del vescovo (Trebbiano Spoletino); Diavolacciu (Merlot, Barbera, Sangiovese, Montepulciano, Aleatico); Sanbastiano (Sangiovese). Ed infine i due ancestrali: Edoardo (Trebbiano Spoletino); Pilurusciu (SanGiovese).