Da bambino trascorrevo parte delle vacanze estive in un paesino della Marca Trevigiana, a casa di mia nonna, ostetrica comunale. A merenda lei mi dava spesso pane e noci, che io accoglievo con poco entusiasmo perché avrei preferito pane e salame. Lei diceva “pan e nòse magnàr da spose”, ovvero cibo per spose, da pranzo di nozze. Io ne ero poco convinto. Non è che non mi piacessero, ma neppure ne andavo matto. Il maestro alle elementari parlava delle noci come di un alimento completo, ricco di proprietà nutritive (gli Omega 3 erano semisconosciuti), già scorta alimentare per i soldati delle legioni romane nelle guerre dell’Impero. Dettagliava aspetti quali il peso contenuto, la facilità di trasporto, il ridotto ingombro e la protezione del guscio. Non per questo erano divenute le mie preferite, ma le guardavo con una sorta di considerazione per le caratteristiche così bene illustrate. Alle superiori, la lettura dei Promessi Sposi me le ripropose anche con simpatia attraverso il racconto di Fra Galdino, quello del “miracolo delle noci” compiuto nel passato dal confratello Macario che un giorno si imbatté in un ricco contadino, impegnato con i suoi servi ad abbattere un noce che non dava più frutti. Il santo frate lo invitò a risparmiare la pianta assicurando che presto avrebbe dato un raccolto straordinario. L’uomo accettò e promise che se così fosse stato la metà delle noci sarebbe andata al convento. A primavera il noce produsse una quantità incredibile di frutti, ma il contadino era nel frattempo morto e suo figlio, giovane scapestrato, si rifiutò di onorare la promessa. Ma quando egli portò i suoi amici nel granaio per ammirare il favoloso raccolto là depositato, vi trovò solo un cumulo di foglie secche. Non sono divenuto ghiotto di noci, ma in certe occasioni le apprezzo, magari complice un buon bicchiere. I veri golosoni sono però Cip e Ciop (in inglese Chip and Dale), scoiattolini creati dalla fantasia dei disegnatori della Walt Disney. A loro le noci piacciono così tanto che continuano a raccoglierle dal 1943, anno della loro prima apparizione.