Tema da affrontare: “happy hour”, inteso, dal punto di vista gastronomico, come tutto ciò che si può proporre per stimolare l’appetito prima del pranzo o della cena, sia al bar che al ristorante. Dagli appetizer, finger food o cicchetti classici e innovativi, fino a preparazioni creative che possano essere proposte al cliente come pasto leggero e veloce- di qualità – in alternativa ai pasti tradizionali.
Il comun denominatore è dunque l’obiettivo, non l’appartenenza ad una categoria precisa di prodotti/preparazioni alimentari. Abbiamo preparazioni da consumarsi calde e preparazioni da consumarsi fredde, preparazioni espresse e preparazioni svincolate dal momento del servizio e consumo, preparazioni proposte al bar e preparazioni proposte al ristorante, …Cosa dobbiamo fare per non guastare la festa (occasione per ridurre lo “stress della vita moderna”)? Alcune regole fondamentali devono essere rispettate:
• Le preparazioni da consumarsi calde devono essere sempre tali, dunque servite immediatamente dopo la cottura, oppure essere mantenute al caldo a temperatura superiore a +60°C, oppure essere raffreddate rapidamente, conservate in frigorifero e rimesse in temperatura immediatamente prima della somministrazione.
• Le preparazioni fredde devono essere conservate a temperatura di 0/+4°C e mantenute sotto +10°C prima del servizio.
• Le preparazioni “tiepide” non esistono. Casomai consideriamo preparazioni non deperibili da servire a temperatura ambiente: prodotti da forno tipo cracker o grissini, frutta secca (es. arachidi salate), patatine chips e snack similari, …
• Proporre preparazioni che siano compatibili con gli spazi e le attrezzature disponibili: con soltanto retrobanco e/o bancone di mescita del bar, non azzardarsi a preparare ciò che si può fare invece in una cucina con vari piani di lavoro.
• Fare in modo che tutte le preparazioni siano sempre adeguatamente protette (campane, vetrine, contenitori con coperchio, ecc …) e, se deperibili, lasciate a temperatura ambiente per lo stretto tempo necessario.
• Utilizzare sempre materiali, oggetti, supporti, etc. idonei per l’uso alimentare (occhio alle decorazioni improvvisate!).
• Attenzione agli allergeni, la cui presenza deve sempre essere segnalata al consumatore. Questa potrebbe essere l’insidia maggiormente trascurata negli “Happy hour”. Nelle attività in cui è presente un menu, abbiamo buone probabilità di trovare le dovute informazioni, ma negli altri casi la situazione appare più critica. La Commissione Europea, con il Reg UE 2021/382 che modifica gli allegati del Reg CE 852/2004, ribadisce l’importanza non solo di tenere sotto controllo gli allergeni, ma anche di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza alimentare.