Faysal fermò il cucchiaio a mezz’aria e stette a osservare la calma dell’uomo che aveva di fronte. Era ammirato dal suo sangue freddo, dal distacco con cui discorreva con gli altri ufficiali che stavano in tavola con loro; il giorno dopo li attendeva uno scontro decisivo per le sorti della ribellione delle tribù del deserto. Riprese a mangiare senza smettere di guardare quell’inglese che tutti conoscevano come John Hume Ross, suddito di Sua Maestà Britannica ma la cui vera identità gli era ben nota. Stavano cenando sotto una tenda, da qualche parte della Palestina; erano gli inizi del mese di luglio del 1917 e la prima guerra mondiale era nel pieno del suo furore. – Ross, dimmi senza paura di ferirmi, ma tu, ti fidi di noi? L’inglese lo fissò con i suoi occhi azzurri e non disse nulla. Continuando a guardarlo fisso, trascinò tra loro due una ciotola quasi colma di hummus, da cui proveniva il profumo del cumino. Prese del pane, ne fece due parti e ne tenne una per sé, che intinse nella crema di ceci. Faysal sorrise e capì: anche lui immerse il pezzo di pane nella stessa scodella e questo era il giuramento di fedeltà più alto nella tradizione araba. – Vedi Faysal, un giorno tornerò nella mia isola ma, adesso, sono uno di voi. Sono arabo come voi e combatto i turchi, gli ottomani con lo stesso odio che hai tu per loro. Io non ti tradirò e voi non mi tradirete. Fece una pausa. Si portò l’hummus al naso, aspirò e disse: – Come si può non amare questa terra che profuma così. Il giorno dopo, 6 luglio 1917 le tribù arabe conquistarono il porto di Aqaba, sconfiggendo gli eserciti dell’impero ottomano. Il loro comandante era Lawrence d’Arabia, conosciuto come l’aviere Ross.