“La mia più grande soddisfazione? Quella di aver fatto apprezzare la vera zuppa di cipolle alla veneta a Tenerife, come la facevano mia nonna e mia mamma”. Matteo Cantarello, 34 anni, di Este (Padova), diploma di chef all’Istituto Alberghiero di Adria (Rovigo) ha esportato la cucina veneta tradizionale alle Canarie. Dalle zuppe alla pasta e fagioli, dai “risi e bisi”, ai risotti con i fegatini, con gli asparagi, al baccalà “alla polesana” (con il rosso del pomodoro) o alla vicentina (in bianco), per finire alla tenerina padovana e alla sbrisolona, Matteo Cantarello è riuscito a far conoscere alla clientela internazionale del Grand Hotel El Mirador di Tenerife la ricette della tradizione legate ai prodotti del territorio. La passione per la buona cucina fatta di cibi semplici e gustosi, il giovane chef l’ha ereditata dalla mamma Silvia Biaggio che gestiva una trattoria a Caerano San Marco (Treviso). Cibi semplici e gustosi: come i frutti di mare serviti con aglio, prezzemolo e limone. “Così li faceva la mamma”, chiosa Matteo. E così li ha fatti conoscere con successo a Tenerife. “Nella preparazione dei miei piatti – dice Cantarello – prediligo prodotti Igp, in particolare il riso Carnaroli del Delta del Po e il Vialone Nano di Isola della Scala (Verona). Sono produzioni di nicchia che possono dare grandi soddisfazioni e sono apprezzati dai buongustai”. Con Tenerife, Matteo ha un legame anche sentimentale: qui ha conosciuto Veronica, un’argentina, che è diventata sua moglie e dalla quale ha avuto Maria Luz, una bella bambina di 16 mesi e che ora è in attesa del secondo figlio. Da alcuni mesi Matteo è chef per la catena dei Relais du Silence, prestigiosi hotel e ristoranti di charme, che raggruppa 200 strutture distribuite in dieci paesi europei. Case padronali, mulini, masserie e dimore di grande fascino immerse nella natura, fanno della tranquillità la nuova filosofia della vacanza. Strutture uniche di livello medio alto, tutte di piccole dimensioni, mai oltre le 50 camere, che sanno garantire il massimo relax. Luoghi autentici dove si vivono emozioni vere ed il tempo non ha più valore, in quanto si dimentica il quotidiano. Come la Tenuta delle Ripalte a Capoliveri (Isola d’Elba. www.relaisdusilence.com) dove i ritmi frenetici diventano un ricordo. La proprietà di quasi 400 ettari, è circondata da 12 chilometri di costa, con baie intagliate nell’impervia scogliera che ospita la più grande colonia di gabbiani reali. Non a caso è chiamata la Costa dei gabbiani: qui il mare ha i colori caraibici. Al centro della tenuta la villa ottocentesca, dimora estiva dei marchesi Tobler-Theodoli, di dieci camere, circondata da macchie di pino domestico e campi coltivati a viti. Qui, nel ristorante Calanova,in attesa di ritornare alle Canarie, è al lavoro Matteo Cantarello che prepara piatti tipici della gastronomia toscana. Una volta dentro parlano i sensi, in quanto la sua cucina privilegia solo i prodotti del territorio e le ricette si ispirano alla tradizione isolana, non ultima quella legata anche ai piatti preferiti da Napoleone durante i dieci mesi di soggiorno forzato all’Isola d’Elba.