Quello che comunemente chiamiamo tartufo è il corpo fruttifero di un fungo che compie il suo ciclo biologico sottoterra, in simbiosi con varie specie di piante arboree ed arbustive su terreni calcarei. Nel sottosuolo calabrese sono celate ben otto delle nove varietà comunemente commercializzate per il loro pregio in Italia. Il più rappresentativo di tutti per il suo aroma inconfondibile, ma altrettanto raro, è il bianco pregiato. Degni di nota per distribuzione sul territorio sono anche il nero estivo o scorzone ed il bianchetto. Un’attenzione particolare va invece al nero uncinato, una varietà invernale del nero estivo che sui monti del Pollino, in un habitat del tutto unico, fruttifica con caratteristiche odorose del tutto uniche rispetto ai cugini della stessa varietà del resto della penisola e con pezzature da record. Caratteristiche, queste, che hanno attirato l’attenzione di molti acquirenti anche dal Nord Italia.

Spaghetti alla chitarra con bocconcini di pescatrice, zucchine e tartufo del Pollino

Ingredienti per 4 persone: 300 g di spaghetti alla chitarra; 600 g di pescatrice; 200 g di zucchine; aglio; olio extra vergine d’oliva; sale q.b; tartufo del Pollino.

Tagliate la polpa della pescatrice a pezzi grossolani e fatela soffriggere in una padella con l’olio extra vergine d’oliva e uno spicchio d’aglio tritato finemente. A parte tagliate le zucchine, la parte verde a julienne, la parte bianca a dadolata. Unitela alla polpa di pescatrice e fate cuocere per pochi minuti. Cuocete gli spaghetti alla chitarra in abbondante acqua salata per circa dieci minuti, scolateli e ultimate la cottura nella padella con la salsa aggiungendo un po’ di acqua di cottura, aggiustate di sale e impiattate. Completate il piatto con abbondante lamelle di tartufo del Pollino.