Parlare di pizza al microonde, in prima battuta, ci porta a pensare a quei Paesi Oltreoceano dove la cultura del buon mangiare passa in secondo piano. Di sicuro il microonde non serve a cuocere la pizza, ma piuttosto trova il suo utilizzo migliore nella preparazione complementare e in alcune fasi di rimessa in temperatura. Sicuramente uno degli utilizzi più frequenti è quello relativo alla preparazione di base, ad esempio delle verdure per la farcitura della pizza. Un’ottima alternativa all’utilizzo nella pizza di prodotti già pronti sott’olio e sott’aceto, che spesso al gusto si ripropongono con un sottofondo di acido citrico o sono conservati in oli di bassa qualità, e che, perdi più, hanno un costo spesso elevato. Quindi, una volta capite le dinamiche di utilizzo, il microonde può diventare fondamentale nella preparazione della pizza. Vediamo alcuni esempi.
Prendiamo il caso della cipolla: una volta tagliata a julienne, mettetela in un contenitore idoneo per microonde, coperta con acqua, e alzate a potenza massima. Il tempo di cottura dipende dal tipo di forno e dalla quantità di prodotto inserita; tuttavia, è sufficiente un primo colpo d’occhio perché basterà verificare che la cipolla abbia una consistenza leggermente croccante. Il bello sta nel fatto che procedendo in questo modo la cipolla non calerà di peso e la sua consistenza rimarrà invariata per giorni così come il colore. La versione più evoluta di tale preparazione, qualora si conosca già la sua finalità, è quella di condirla da crudo con sale, pepe e olio e passarla a microonde fino a doratura. Importante è poi abbatterla e conservarla alla temperatura massima di + 2°C. In tal modo per 5 giorni il prodotto rimarrà invariato. Può sembrare banale, ma una volta provato questo sistema, difficilmente si torna indietro. Ora vediamo la preparazione di altri alimenti per la farcitura, tipo i funghi. A parte nel caso dei porcini, che non si trovano sempre, sia gli Champignon che i Pleurotus preparati con il microonde fanno fare alla pizza il salto di qualità rispetto a quando si utilizza il prodotto industriale già pronto. Vediamo, allora, come ottenere un buon risultato. Pulire i funghi senza metterli in acqua, da asciutti mescolarli con farina 00 debole fino a vederli bianchi impanati. A questo punto, versarli in acqua fredda e lasciarli lì per almeno 10 minuti senza toccarli in modo che la farina si inumidisca. Quindi, mescolare lentamente in modo che eventuali tracce di terra attaccate alla farina e l’amido depositato sui funghi li renda più bianchi e meno penetrabili da acqua. Scolare bene, condire secondo propria usanza e mettere in policarbonato grande in modo che lo spessore non superi i 3/4 cm di altezza. Coprire e passare al microonde, a potenza massima. Otterremo funghi di consistenza e dal colore tipico ma lucido e, cosa molto importante, anche in questo caso il calo peso sarà minimo e, se ben abbattuti, i funghi manterranno queste caratteristiche per più giorni. Questo procedimento deve essere applicato anche ai peperoni che perdono così la loro caratteristica negativa di scarsa digeribilità. Per le zucchine, basta pochissimo tempo, così come per le melanzane che risulteranno eccezionali. Magari per un 15 minuti lasciatele con il sale fino prima di cuocerle per far perdere un po’ di amaro della loro acqua di vegetazione. Se parliamo invece di rimessa in temperatura, è molto utile l’uso del microonde soprattutto nei bar, quando c’è necessità di scaldare pizzette già pronte, in tranci o in monoporzioni tonde. Se la loro consistenza è molto morbida, tende ad ammorbidirsi ancora di più, mentre se di media consistenza il trucco sta nel metterle sulla griglia di plastica forata e dare potenza massima per poco tempo; ma, attenzione, non si devono raggiungere temperature bollenti altrimenti la pizza, oltre ad ammorbidirsi troppo, tende anche a seccare. Diciamo che deve essere ben calda al tatto, ma che si riesca a tenere in mano. Detto ciò, per questi specifici utilizzi del microonde nei pranzi veloci, la novità è il Panasonic NE SCV2 HI – SPEED, un forno trivalente che unisce la potenza regolabile delle microonde con l’aria calda ventilata e grill superpotente, il tutto racchiuso in una piccola macchina. Ma ne sentirete parlare molto presto…