Il Coregone predilige vivere nelle profondità dei laghi, è diffuso in tutta Europa purché possa trovare acque fredde e ben ossigenate. Oltre che nei grandi laghi prealpini italiani, lo possiamo trovare anche nei laghi laziali e umbri (lago di Bolsena, lago Trasimeno, lago di Bracciano), è ricco di omega 3 e omega 9 con carni pregiate e di sapore delicato. Non si conoscono allevamenti per questo pesce, si pesca solo per cattura con le reti, difficilmente abbocca all’amo; quindi, si può definire un pesce selvaggio che può raggiungere i 70 cm di lunghezza, ma i più comuni sono circa 30-40 cm. Questo pesce può essere cucinato in vari modi: bollito, alla griglia, alla mugnaia oppure come spesso lo cucinano nella Tuscia, “il Coregone alla Bolsenese”.

 

 

 

 

Coregone alla Bolsenese:
Pulire il pesce dalle sue interiora, squamarlo e poi aprirlo per poter togliere la lisca. Dopo averlo lavato, va disposto su di una teglia da forno ricoperto di aceto bianco e poca acqua, olio, alcuni spicchi di aglio interi, salvia e finocchio selvatico, dopo aver regolato di sale e pepe infornare a 180°C per circa 20 minuti. A cottura ultimata disporre il pesce su di un piatto da portata, condirlo con olio extra vergine d’oliva e parte del suo fondo di cottura. Del coregone si consumano anche le uova (caviale) che sono croccanti e saporite, vengono usate per preparazioni di aperitivi o come guarnizioni di piatti di crudo di pesce.