Il formaggio, ambitissima e agognata preda di topolini dei più famosi cartoons. Chi non si è divertito seguendo le rocambolesche fughe di Speedy Gonzales o appassionato alle fallimentari manovre di cattura del gatto marpione Tom nei confronti di Jerry o gli amici roditori di Cenerentola? Di solito giallo, succoso, con buchi di non tanto lontana origine svizzera, abbastanza grandi da poterci passare attraverso, oppure un latteria improbabile, grasso, ricco e colorato. Un esempio, in Ratatouille, film della Disney del 2007, in cui la qualità del disegno e le capacità tecnologiche superano quasi la realtà. L’immagine dà la sensazione di poter assaporare il gusto e percepire persino il profumo. Una spanciata di brie è necessaria per sentirsi un topo francese doc! Ci sono altri estimatori del formaggio nei cartoni. Heidi, storia ispirata da un romanzo di fine Ottocento, è una bimba che vive in montagna con il nonno; spesso la si trova assaggiare del formaggio, che campeggia a tavola in pezze intere, un po’ più tondeggianti dell’originale e accompagnate da pane fresco, in pagnotte robuste cotte con forno a legna, sapori e gusti di altri tempi, oppure in fonduta o cotto. Le tartarughe ninja trangugiano pizza di ogni tipo, purché coperte da formaggi di ogni tipo, il furbo Garfield, gattone arancio creato alla fine degli anni Settanta, è ghiotto di lasagne. Spesso le prepara da solo e le gusta in teglie enormi con abbondante e filante formaggio giallastro.