Il frullatore (termine onomatopeico) o blender come viene chiamato nel cocktail bar, dove le terminologie sono tutte in inglese, è ormai presente in quasi tutti i banchi bar e molto spesso anche nelle cucine. Il rudimentale frullatore nasce nel 1922 per mano di Stephen Poplawski, Un decennio più tardi, Fred Osius apportò delle modifiche alla macchina e lo trasformò in uno strumento che tagliava. Jonas Salk, un medico, usò il blender per degli studi scientifici e realizzò un vaccino oggi obbligatorio: il vaccino contro la poliomielite. (http://www.spesafurba.com) In queste mie righe mi preme di ricordarvi quante cose possiamo fare con il blender. Tutti sanno che il frullatore serve per frullare. Ma che cosa significa? Girare vorticosamente su se stesso o intorno a un asse. Il termine si usa anche per altre espressioni, come ad esempio: “Cosa ti frulla in testa?” Ma torniamo a noi: frullare significa girare, mentre blender significa miscelare, ma non si parla di taglio o di omogeneizzare in ambedue le lingue, anche se queste sono le sue funzioni primarie. Perciò una volta detto che miscela, sminuzza e omogenizza, vediamo di seguito quante cose possiamo ottenere con questa macchina.

Cocktail: Possiamo mescolare liquidi, frutta fresca o succhi, alcolici e zuccheri in modo da ottenere miscele perfette, con o senza ghiaccio.

Smoothy o frullati: Miscele di frutta e vegetali freschi con l’aggiunta di latticini, infusi o acqua, con o senza ghiaccio.

Frozen cocktail, ovvero miscele alcoliche molto fredde con l’aggiunta di abbondante ghiaccio.

Sorbetti o sgroppini: bevande a base di gelato che si possono aromatizzare con caffè, alcolici, spumanti, frutta fresca.

Granite: Mettere abbondante ghiaccio e aromatizzarlo con sciroppi o caffè espresso e zucchero facendo una grattachecca romana espressa.

Cremolate: Abbattere la frutta preferita e, con l’aggiunta di pochi liquidi, acqua o succhi di agrumi o sciroppi si crea una crema fredda di frutta fresca, praticamente la granita siciliana espressa.

Neve aromatizzata: Frullare abbondante ghiaccio e ridurlo a neve, estrarlo e aromatizzarlo con essenze, bucce di agrumi o spezie da sovrapporre a cibi o drink.

Salse: Possiamo preparare al bar tutte le salse che vogliamo per i nostri appetizer, canapè tartelette ecc. Un esempio? La salsa tonnata con tonno, capperi, acciughe e maionese. Eccellente e fresca da spalmare.

Passati di verdure: Tutte le verdure che volete con le loro fibre ben omogeneizzate, da cuocere poi nel microonde per pochi minuti.

Frappè: Rendere liquido, cremoso, il gelato da aromatizzare a piacere.

Milk shake: L’emulsione di latte scremato da aromatizzare a piacere.

Grattugia: Ebbene sì! Io ci ho fatto anche il pane grattugiato per fare crocchette. Tuttavia non tutti i frullatori posso permettersi il lusso di fare tutte queste cose, perciò quando se ne acquista uno bisogna tenere conto delle seguenti caratteristiche:

Potenza: Non è importante il numero dei giri, che spesso viene citato a sproposito, bisogna vedere se i giri motore sono calcolati sul banco, o montato sulla macchina, a vuoto o a pieno carico. Perciò quello che conta è la potenza in hp: 1 hp sono 745,7 W. Il problema è poi la potenza determinata dalla trasmissione.

Affidabilità e durevolezza dell’aggancio della campana al motore.

Norme di sicurezza e molte altre cose sulle quali non sto a dilungarmi.

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