In onda dal 28 settembre su “Marco Polo TV” il programma televisivo scritto e interpretato da Sergio G. Grasso. GRASSO… MA NON TROPPO, non è un programma di viaggi né di cucina. Non né un video-repertorio di prodotti enoagroalimentari tipici e tradizionali, né una guida all’Italia golosa. Non è nemmeno una celebrazione folklorica e retorica della tavola locale, fatta di ricette, nostalgismo culinario, fuochi, cuochi e giochi, tavolate e mitologie cibarie. Il mondo gastro-centrico di Sergio Grasso mette in relazione esperienze (proprie o di altre persone), situazioni, opere d’arte, siti storici e patrimoni ambientali trattandoli come segni del gusto e della necessità, argomenti di una cronaca-oggetto aperta ad ogni ipotesi interpretativa e ricostruttiva. In questo GRASSO… MA NON TROPPO supera l’impronta pedagogica della paleotelevisione: cancella le tavolate di Fornelli d’Italia, rinuncia alle ricette de La Prova del Cuoco e alle performances di Master Chef e elimina il folklore mordi-e-fuggi di Linea Verde. TROPPO è invece il personalissimo taccuino di un antropologo alimentare che annota luoghi, incontri, esperienze e riflessioni sulle diverse identità gastronomiche italiane. Nel suo viaggiare per le regioni italiane Sergio Grasso elabora un vero e proprio manuale di geografia dell’alimentazione finalizzato all’interpretazione e alla conoscenza della cultura alimentare nel suo millenario relazionarsi con l’arte, l’ambiente e la storia del nostro Paese. Il suo “pensiero narrativo” è in forma di racconto/ragionamento, in prima persona e in tono colloquiale, a tratti intimo. Sergio Grasso non è e non vuole essere considerato un critico gastronomico. Al giudizio (sempre soggettivo) preferisce il racconto oggettivo, alla stroncatura o all’elogio antepone l’indagine, il coinvolgimento, la complicità. Il suo apparato sensoriale è imperfetto per eccesso di curiosità e di debolezze: i formaggi, i salumi, le acqueviti, il pesce azzurro, le cotture brevi, la pasta. Lo affascinano in ugual misura pochissimi celebrity-chef e molti osti-tavernieri, perchè vive ogni esperienza cucinaria con la stessa intensità, tanto in un ristorante stellato quanto in una trattoria di campagna, un autogrill o nel retrobottega di un pizzicagnolo. Nel suo zaino – assieme a un paio di libri “immancabili” e un I-Pad da usare come strumento per entrare e uscire da molte situazioni narrative – troveranno posto anche alcune “chicche” gastronomiche che saranno condivise in occasioni conviviali particolarmente interessanti. E poiché il senso di ogni viaggio si sublima nel ritorno, ogni puntata si concluderà nella casa-studio di Sergio Grasso con una serie di riflessioni sull’esperienza vissuta e sul prossimo itinerario. Nella prima serie (15 puntate) della trasmissione saranno coinvolti il Trentino Alto Adige (Trento, Val di Non, Bolzano, Lagundo e Senales) e il Veneto (Venezia, Chioggia, Treviso, Valdobbiadene, Combai e Roncade).

Sergio G. Grasso