Dati ISTAT 2016: le aziende agrituristiche in Italia sono 22.661, ovvero 423 in più rispetto al 2015 (+1,9%) con previsioni di costate aumento nei prossimi anni. Moltissime offrono anche ristorazione e coltivano ortaggi e frutta, se non altro perché devono dimostrare di usare in prevalenza produzioni proprie. Tra il 20 e il 30% di tali produzioni non trovano normalmente impiego o sbocco di vendita perché merceologicamente non conformi oppure perché il mercato non le remunera adeguatamente. Dallo sviluppo dell’offerta agrituristica e dalla necessità di valorizzare ciò che normalmente vien buttato, nasce l’idea di una mantecatrice professionale ma al contempo di poco ingombro e ammortizzabile con soli 300 kg di gelato prodotto. Vecogel, storica azienda padovana specializzata nelle forniture per gelaterie, ed altrettanto antica componente della Rete Wigwam, ci si è messa di buzzo buono et voilà, ecco la macchina testata con successo in abbinamento alla preparazione di basi di purea di ortaggi e di frutta messe sottovuoto e poi surgelate. Con il maestro gelatiere Pierluigi Vezù abbiamo anche messo a punto e sperimentato ricette di gelato alla zucca, al caco e alla pera. Quest’ultimo anche in versione assolutamente vegana. La zucca utilizzata è di “Latifondo 63”, Azienda agricola di Meolo (Ve), condotta da Alberto e Alessandro Benedetti, due giovin fratelli, appassionati quanto competenti. Ho cotto la zucca sulle braci del mio focolare, perché il sapore si concentri ed arricchisca di sentori di tostatura, di caramellato oltre che di fumé. In più, questo tipo di cottura toglie quella certa leziosità insita nel sapore della zucca cruda. Dimenticavo…al gelato alla zucca fumé ho abbinato un bollicine di Manzoni Moscato dell’Azienda Agricola “Le Rive” di Ponte di Piave.