Il Fritto misto piemontese è un piatto della grande cucina festiva contadina dalle origini piuttosto recenti, diventato uno dei simboli del ristorante “Il Centro” di Priocca d’Alba, locale di tradizione, una stella Michelin nel cuore del Roero. Una sinfonia del gusto che va assaporato nella sua globalità con regole ed ingredienti precisi, anche se negli ultimi cinquant’anni la ristorazione ha dilatato il numero delle componenti introducendone molti altri in modo del tutto arbitrario e “creativo”. Non qui dove Elide Mollo, cuoca di rara maestria, mantiene viva la tradizione piemontese. Nessun tocco di originalità, semplicemente ha alleggerito il piatto ristudiandone la metodologia per renderlo adatto alle esigenze gastronomiche di oggi. Il fritto misto è un vero capolavoro che viene proposto, a volte con una lunga lista d’attesa, solo nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Gli ingredienti non sono fissi, possono cambiare in base alla disponibilità e alla stagione, ma ci sono sempre componenti dolci mescolati a quelli salati. Non può mancare: fegato di vitello a fettine, bocconcini di cervella, filoni a tronchetti, animelle, salsiccia, cotolettine di vitello, frisse e batsoà separatamente impanati con pan grattato e fritti in abbondante olio combinato al burro in una padella di ferro. Qualche verdurina: i bastoncini di zucchino o gli spicchi di finocchio. E per terminare la frittura dolce, gli amaretti e la rondella di mela avvolta in morbida pastella. Circa 25 componenti, tutti serviti croccanti e caldissimi ed in accompagnamento le tradizionali salsine. Nella loro lista dei vini, circa 600 etichette, consigliano l’abbinamento con un Barbera d’Asti. Non esiste una vera e propria ricetta, un tempo il fritto misto era costituito solamente dagli avanzi della macellazione del vitello, da qualche tocco di dolce ed accompagnato da carote saltate in padella. Un’origine decisamente popolare che risale al tempo in cui gli animali venivano macellati direttamente in casa e vi era la necessità di consumare rapidamente le parti deperibili dell’animale.