Per consumare alimenti fritti o impanati, che siano senza glutine e quindi adatti al celiaco, non basta solo selezionare correttamente l’alimento di partenza. È necessario infatti garantire sia la fase dell’impanatura che della frittura. Le superfici di preparazione e gli utensili devono essere ben puliti, e l’impanatura deve essere realizzata con farine, fecole, amidi derivanti dai cereali permessi (ad esempio, farina di riso, amido di mais), che riportino la dicitura “senza glutine” in etichetta, trattandosi di prodotti trasformati, se pur derivanti da alimenti naturalmente senza glutine. Sono da escludere tassativamente pangrattato, farine, amidi, semole dei cereali vietati o mix che li contengono. Anche nel caso di consumo di piatti pronti impanati, la scelta deve essere ponderata: sono idonei alla dieta del celiaco se presenti nel Registro Nazionale degli Alimenti senza glutine del Ministero della Salute o se riportanti il claim “senza glutine” in etichetta. Sono sicuramente da scartare piatti pronti a base di formaggio impanati con farine vietate, carne o pesce impanati (cotolette, bastoncini, frittura di pesce, ecc.) o infarinati o miscelati con pangrattato (hamburger, polpette, ecc.), verdure impanate, infarinate, in pastella con ingredienti vietati e frutta disidratata infarinata (fichi secchi, ecc.). Nel caso in cui, in un’occasione conviviale, fossero presenti anche commensali celiaci, si può trovare una soluzione valida per tutti: la farina di riso, ad esempio, per un’impanatura croccante e leggera, a patto però che sull’etichetta riporti la dicitura “senza glutine”. Da non dimenticare: vietato friggere in olio utilizzato in precedenza per la frittura di alimenti con glutine!