Un binomio avvincente…e vincente!

È raro trovare tante convergenze in un solo modo di esprimersi. È ciò che il birrificio “Birra di Fiemme” di Daiano (Trento) ha provato a realizzare, con successo. Le materie prime sono nella maggior parte coltivate e trattate in loco, dal cereale ai luppoli, come dalla maltatura ai trattamenti dei luppoli stessi. Il tutto finalizzato ad ottenere delle eccellenze legate al territorio, tra cui spiccano la birra “Lupinus” e la birra “Nòsa”. La “Lupinus” è una birra di alta fermentazione rifermentata in bottiglia e non pastorizzata. Di colore ramato, presenta una prima esposizione olfattiva di caffè e di tostatura. Infatti, questa birra utilizza come ingrediente anche una varietà di lupino coltivata solo presso una località dell’Alto Adige che è Anterivo. Poiché questo lupino prende il nome di “caffè di Anterivo” (utilizzato come sostituto del caffè d’importazione), ecco che dona alla birra questo sentore di caffè. Al gusto colpisce la sua secchezza con la sua aromaticità pur lasciando bilanciati amaro, corpo e frizzantezza. Considerati i suoi 5,8° vol. si può proprio parlare di un equilibrio generale tendente al secco e al leggero aroma di caffè che, considerata assente l’acidità, porta il prodotto ad un ottimo risultato. La “Nòsa” è una birra anch’essa di alta fermentazione rifermentata in bottiglia e non pastorizzata. Questa birra merita un minimo di storia poiché è nata allo scopo di ricordare e riportare ad oggi una ricetta la più vicina possibile alla stessa che veniva utilizzata in Val di Fiemme un secolo fa presso il birrificio di Predazzo (Trento), cercando di mantenerne le caratteristiche trasportate nel tempo dalla memoria delle persone della Valle. Di colore biondo ambrato, propone una schiuma regolare, ben aderente, ed un sentore olfattivo di luppoli aromatici. Al gusto sorprende la frizzantezza e la dolcezza inaspettatamente elevata, una dolcezza in contrapposizione tra acidulo agrumato ed una componente tostata. Nel retrogusto sparisce questa dolcezza per lasciar spazio all’aroma dei luppoli, non amari. “Nòsa” si presenta coi suoi 6° vol. Si ricorda che una schiuma aderente può lasciare il bicchiere con le pareti piene e in più garantisce una qualità di materie prime elevata. “Lupinus” e “Nòsa” vanno servite in calice a chiudere ad una temperatura di circa 8°C, ma si può anche scendere a 5/6 °C col salire dell’umidità. Entrambe vanno conservate in luogo fresco ed al riparo dalla luce, quando non prossime al consumo.

Alberto Assi