Londra, città dove troviamo il più classico esempio a livello mondiale di come nel tempo piatti della tradizione povera sono diventati simbolo della tradizione culinaria che poi è stata trasmessa nel corso del tempo anche in Paesi lontani. Un esempio è il “fish and chips”, ovvero pesce fritto e patatine. Niente di piu banale, di più semplice. Un piatto che oramai è diventato per eccellenza il piatto tipico della Gran Bretagna e che ha trovato successo anche grazie alla possibilitá di consumarlo take away. Difatti se camminate per le strade londinesi vi sarà facile incontrare persone con cartocci di carta con dentro il fantomatico fish and chips. Merluzzo o eglefino (pesce di carne bianca dell’Atlantico), questi sono i pesci più comunemente usati per creare questo piatto di origine popolare, risalente al XVII secolo quando il pesce fritto é stato introdotto in Gran Bretagna da profughi ebrei provenienti dal Portogallo e Spagna. Il piatto consiste in un abbinamento di pesce e spesse patatine fritte dove il pesce é avvolto in una pastella e di solito viene accompagnato con salse a base di aceto e piselli schiacciati. Il segreto per un buon fish and chips sta nella pastella che deve essere ben preparata e risultare asciutta. C’è chi usa semplicemente acqua e farina molto densa e chi aggiunge della birra come la Ale o la Guinness. Di seguito una mia interpretazione del fish and chips:

Ingredienti per 4 porzioni: Per la pastella: 500 g acqua frizzante molto fredda; 300 g farina; 200 g fecola di patate; ghiaccio; 1 kg di patate; un pizzico di sale; 600 g di filetto di merluzzo fresco.

Pelare le patate e tagliarle a bastoncini spessi circa 1 cm e lunghi 6 cm. Mettere le patate a bagno in acqua corrente per circa mezz’ora. Cuocere le patate al vapore per circa 20 minuti. Trascorso questo tempo lasciar raffreddare le patate ed asciugarle. Friggere in abbondante olio per circa 3 minuti a 150°C, scolarle e lasciarle raffreddare. Al momento di servirle, immergerle di nuovo nell’olio per pochi secondi a 180°C. Mescolare adagio in una bastardella l’acqua con la farina ed aggiungere il sale. Mettere la bastardella in bagnomaria con sotto acqua e ghiaccio (la pastella deve essere sempre ben fredda). Privare i filetti di merluzzo della pelle ed eventuali spine, tagliarlo a cubi di circa 3×3 cm, passarlo nella fecola di patate, poi nella pastella. Friggere in abbondande olio di girasole o arachidi a 170°C. Infilzare i bocconcini di pesce in uno spiedino e servirlo con le patate fritte, i piselli schiacciati e una salsa tartara.