I fichi, al pari di tutti i tipi di frutta tal quale (fresca e surgelata) rappresentano un alimento permesso nella dieta della persona con celiachia. Si intendono alimenti “permessi” nella dieta senza glutine, tutti quegli alimenti che possono essere consumati sempre liberamente, in quanto naturalmente privi di glutine o appartenenti a categorie alimentari non a rischio per i celiaci, poiché nel corso del loro processo produttivo non sussiste rischio di contaminazione. È questo il caso ad esempio della frutta disidratata, essiccata non infarinata anche se addizionata di olii vegetali, anidride solforosa e acido citrico (ad esempio i fichi, ma anche datteri, prugne secche, uva sultanina, ecc.). La frutta disidratata infarinata, invece, di cui il classico esempio è rappresentato dai fichi secchi infarinati, è un prodotto vietato. “Vietati” sono considerati quegli alimenti che contengono glutine e pertanto non sono idonei ai celiaci. La confettura di fichi invece, al pari di tutte le altre confetture o marmellate, viene considerato un alimento “a rischio”, per il quale è necessario dunque verificare la dicitura “senza glutine” in etichetta. “A rischio” sono quegli alimenti che potrebbero contenere glutine in quantità superiore ai 20 ppm o a rischio di contaminazione e per i quali è necessario conoscere e controllare l’ingredientistica ed i processi di lavorazione. Tra gli alimenti a rischio rientra anche la frutta candita, caramellata e glassata. Lo stesso vale per la frutta ricoperta. I fichi secchi ricoperti al cioccolato o magari oltre che ricoperti, anche farciti, possono rappresentare una vera delizia anche per la persona con celiachia, a patto che riportino la dicitura “senza glutine” in etichetta. Per qualsiasi approfondimento o dubbio, l’abc della dieta del celiaco è sempre facilmente consultabile sul sito di AIC www.celiachia.it.

di Miriam Cornicelli