Il Fico di Cosenza ed il Fico bianco del Cilento

Nel descrivere questo prelibato frutto, conosciuto sin dall’antichità, meritano certamente menzione due eccellenze del nostro territorio, degne del riconoscimento di “denominazione di origine protetta”: i “Fichi di Cosenza” insigniti del marchio DOP dal Regolamento europeo n. 596/2011 ed il “Fico bianco del Cilento” degno di tale denominazione sin dal Regolamento europeo n. 417/2006. Il riconoscimento più recente riguarda esclusivamente i fichi essiccati di fico domestico “Ficus carica sativa (domestica L.) appartenenti alla varietà “Dottato” (o “Ottato” ) che allo stato fresco presentano una forma ovoidale, tendente al globoso, con ostiolo per lo più semiaperto, circondato da anello verde che con la maturazione tende sempre più al marrone. La buccia si presenta inizialmente di un verde paglierino, mutando poi in giallo verdastra; la polpa ambrata è leggermente aromatica, non molto succosa ed il sapore è dolce mielato. Le sue caratteristiche qualitative sono strettamente legate all’ambiente di produzione, intendendo per tale sia i fattori naturali (varietà, clima, terreni) sia quelli antropici. La zona geografica interessata corrisponde a meno di 1/3 dell’intero territorio della provincia di Cosenza, delimitata a nord dal versante meridionale del Massiccio del Pollino e a sud dalla Sila e dai fiumi Nicà e Savuto, ad un’altezza tra 0 e 800 m. s.l.m., con esclusione delle pendenze superiori al 35%. Le piante possono essere coltivate insieme ad altre colture arboree o erbacee o in impianti specializzati, vietando, in ogni caso, trattamenti fitosanitari con prodotti chimici di sintesi. L’essicazione avviene mediante disidratazione naturale o con essicazione, tradizionale o protetta, monitorando e documentando ogni fase della produzione. L’etichetta riporta le indicazioni: “Fichi di Cosenza”, la “Denominazione di Origine Protetta”, il nome, la ragione sociale, l’indirizzo del produttore, del centro di lavorazione o confezionamento ed il logo del prodotto, oltre eventuali indicazioni aggiuntive, tassativamente verificabili secondo la normativa vigente. L’altro riconoscimento, ancora più risalente nel tempo, è localizzato nel Cilento, dove il suo “Fico bianco, “DOP” dal 2006, corrisponde ai frutti dei biotipi riferibili alla cultivar Dottato, coltivati nel territorio della Regione Campania comprendente, per intero o in parte, il territorio di alcuni circoscritti comuni della provincia di Salerno identificati nel rispettivo Disciplinare. Il prodotto tutelato con il marchio è commercializzato esclusivamente allo stato essiccato, con o senza buccia, presentando un colore uniforme da giallo chiaro a giallo i primi, di colore chiarissimo tendente al bianco quelli mondi. La polpa risulta pastosa con acheni per lo più vuoti e ricettacolo quasi completamente giallo ambrato. Risulta una pianta particolarmente resistente alla siccità ed ai vari agenti patogeni, non richiedendo per tanto particolari prescrizioni di coltivazione, con raccolta ad inoltrata maturazione per i frutti con buccia, a non completa maturazione per quelli destinati all’essicazione senza buccia. L’essicazione riguarda in ogni caso solo i frutti interi, con esposizione diretta al sole e/o mediante tecniche coadiuvanti. Sono altresì ammessi procedimenti di cottura esclusivamente in forni ad aria calda ed eventuali farciture purché non superiori al 10% del totale del prodotto finito. Richieste in etichettatura le diciture di “Fico bianco del Cilento”, la “Denominazione di origine protetta” o “DOP”, il nome, ragione sociale ed indirizzo del confezionatore, annata di produzione, peso netto all’origine. Al contrario del logo del fico di Cosenza, rappresentato da un frutto di fico secco di colore bianco con ostiolo e sei striature di colore verdi inglobati in una grande foglia verde stilizzata con sette aste verdi verticali nella parte inferiore, la rappresentazione del fico bianco del Cilento riporta, in forma stilizzata, tre fichi maturi nelle fasi di essicazione, poggiati su di una superficie a fianco di una parte di colonna greca di stile dorico con in alto a sinistra un sole raggiante.