Quella “stella” è anche loro. Fanno parte della brigata di cucina del “Restaurant auf Schloss Filsek”. Il loro contributo professionale è servito a far meritare al prestigioso ristorante tedesco, gourmet della cucina mediterranea, l’agognata stella Michelin. Anna Ferrari e Andrea Milani, entrambi ventitreenni di Lendinara (Rovigo) con diploma conseguito all’Istituto Alberghiero Cipriani di Adria, dopo varie esperienze sul territorio, sono approdati in Germania nel team tutto italiano, composto da quattro cuochi, guidato dall’executive chef Daniele Corona. Hanno immediatamente fatto tesoro degli insegnamenti appresi a scuola ma anche ricevuti da mamme e nonne; far conoscere e gustare i piatti della cucina di tradizione italiana ed anche del Polesine. “Non è stato facile fare cambiare le abitudini dei clienti – confessano Anna ed Andrea – ma con pazienza è tenacia li abbiamo abituati ai sapori semplici e ai piatti sani legati alla cucina mediterranea”. Il menu alla carta cambia ogni due mesi. La loro interpretazione moderna della dieta del Bel Paese ha catturato l’attenzione degli ispettori della guida Michelin: qualità dei prodotti e la loro preparazione. A partire dalla polenta, alimento della cucina povera, che Anna e Andrea hanno rivisitato rendendola “cremosa” e abbinandola con il merluzzo fresco del Mare del Nord. La pasta è tutta tirata a mano, e sono di produzione loro anche i condimenti: dal semplice sugo al pomodoro e basilico a quello con ragù di carne preparato con l’utilizzo delle verdure e dei profumi dell’orto. Accantonati burro, panne e salse più o meno dolci o salate, ecco fra i piatti più gettonati le tagliatelle al pomodoro o condite con pezzetti di manzo tagliati al coltello. Ma anche i risotti appassionano i commensali gourmet. Nei mesi freddi con i funghi e salsiccia, in primavera con gli asparagi che arrivano dalle zone Dop Bassano del Grappa e di Pernumia (Padova), oppure allo zafferano o al radicchio di Chioggia. Vera chicca di fine pasto è il tiramisù. I due giovani chef non scordano gli insegnanti del Cipriani. “Abbiano ricevuto una eccellente formazione – dicono – che ci ha dato le basi professionali per fare un lavoro che ci piace e ci appassiona molto”.

Donato Sinigaglia