Avvenne nell’antica Mesopotamia l’inizio della fermentazione alcolica che ha generato la scoperta dell’impasto alveolato e dell’alcol imprigionato in un liquido pregno di anidride carbonica, ovvero la birra. L’uomo ha travasato questa esperienza in molteplici materie prime disponibili in natura, capaci di attivare la fermentazione, ma ai cereali è rimasto sempre legato. Ogni popolo della terra ha il suo cereale di riferimento che usa per la produzione di pane e parallelamente di birra o fermentati e conseguentemente distillato, magari aromatizzato con spezie, frutte, droghe, o altre sostanze. Ma il cereale non è pronto alla distillazione perché il suo zucchero non è svolto. Alcuni cereali, con il semplice mashing, riescono a trasformare l’amido in zucchero semplice, capace di fermentare e produrre alcol, altri devono essere aiutati. Fra tutti i distillati di cereali primeggia in assoluto il whisky e, fra gli whiskies, il single malt scozzese, ottenuto dal solo malto d’orzo, che, per un insieme di condizioni e di tecniche, riesce ad essere un distillato dalla grande personalità e dall’enorme piacevolezza. Essere presenti durante la fermentazione dell’orzo nella stanza dove avviene la magia della produzione naturale dell’alcol è un’impresa perché l’odore nauseabondo che si sprigiona rende l’aria irrespirabile. Questo odore rende ancora più affascinante pensare come faccia poi a divenire whisky, capace di generare profumi e sensazioni gustative uniche. Gran parte della magia della ricetta si deve all’invecchiamento condizionato dal clima, dal brutto anatroccolo del fermentato puzzolente di orzo. Dopo anni di legno avrete la possibilità di godere di un grande distillato che vi donerà sensazioni uniche. Ma il whisky, come tutti i distillati, non si beve ma si mangia! L’acqua si beve, il distillato va gustato in piccoli sorsi, schiacciato sul palato e fatto roteare nel cavo orale cercando di captare più sensazioni possibili e gustare il piacere di un profumo da bere. Dopo anni di legno avrete la possibilità di godere di un grande distillato che vi donerà sensazioni uniche. Ma il whisky, come tutti i distillati, non si beve ma si mangia! L’acqua si beve, il distillato va gustato in piccoli sorsi, schiacciato sul palato e fatto roteare nel cavo orale cercando di captare più sensazioni possibili e gustare il piacere di un profumo da bere.