Oggi le insalate vengono proposte molto spesso nei nostri locali per una veloce pausa pranzo. I motivi che spingono alle offerte e richieste sono tante, a cominciare dalla crescente domande di piatti vegetariani, vegani, per poi passare a chi desidera un piatto leggero e nutriente, in sostituzione del classico panino, sandwich o primo piatto condito, dovendo poi rientrare al lavoro. Nella cucina siciliana vi è l’insalata tradizionale di finocchio e arance, mentre a Pantelleria l’insalata pantesca, con patate, pomodori, olive, sgombro sott’olio e capperi di Pantelleria. Nella cucina piemontese vi è l’insalata con cipolla al forno, l’insalata di soncino e uova sode. Nella cucina napoletana è famosa l’insalata di mare con polpi, seppie, calamari e gamberetti lessi conditi con olio d’oliva, succo di limone e prezzemolo tritato. Nel periodo natalizio è d’uso l’insalata di rinforzo, con cavolfiore lesso, olive, acciughe salate e sottaceti, il tutto condito con sale, olio e aceto. Tra le insalate della cucina piemontese caratteristica è la salada “dij prà”, a base di foglie di tarassaco. Nella cucina greca vi è l’insalata greca con pomodoro, cipolla, olive nere, formaggio feta e origano, mentre nella cucina internazionale vi è l’insalata russa a base di ortaggi lessi e maionese. Negli Stati Uniti è famosa la Caesar Salad preparata con lattuga romana, crostini di pane soffritti, formaggio Parmigiano e altri condimenti, spesso venduti già mescolati in un’apposita salsa di condimento. Da non dimenticare la più classica delle pietanze che troviamo spesso nei buffet aperitivi, come l’insalata di riso, l’insalata di pasta mediterranea, oppure proposte come piatto unico e sostanzioso, come l’insalata Nizzarda, la Caesar Salad, fino al più internazionale Cous Cous. In Tunisia, Algeria e Marocco, il cous cous viene generalmente servito con verdure (carote, rape, ecc.) lessate in un brodo più o meno piccante, e qualche tipo di carne (di solito, pollo, agnello o montone); in Marocco, sul cous cous si può trovare anche del pesce in salsa agrodolce con uvetta e cipolle; in alcune regioni della Libia si usano anche pesce e calamari. Il brodo della carne in Tunisia è rosso, con pomodoro e peperoncino, mentre in Marocco di solito è giallo. Ma “insalata” vuol dire anche mix fresco di frutta come l’insalata di arance o una semplice macedonia/composizione di frutta. Alcune informazioni per un corretto servizio della nostra insalata. L’insalata non andrebbe considerata come unico contorno in abbinamento alla pietanza, e non dovrebbe essere consumata contemporaneamente al secondo, ma prima o dopo; infatti, il sapore dato dalle salse danneggia o copre il gusto della vivanda principale. Se mangiata prima, l’insalata svolge anche un’azione digestiva e regolatrice perché riduce la fame; mangiata dopo, pulisce il palato dall’ultima pietanza consumata e predispone al dessert.

Molti possono essere i condimenti per le insalate: 

Vinaigrette: è composta da olio, aceto, sale e pepe; a piacere si può unire la senape (che oltre a conferire gusto aiuta a legare meglio la salsa). Di questa salsa base esistono molte varianti, tra cui: vinaigrette al dragoncello con dragoncello fresco tritato; vinaigrette al curry con curry e un trito di cipolla; vinaigrette con acciuga con un cucchiaio di senape e pasta di acciuga; vinaigrette agli aromi: con un trito di capperi, prezzemolo, dragoncello, erba cipollina.

Citronette: succo di limone, olio e sale; a piacere pepe bianco.

Maionese: è la comune salsa, ma in questo caso, di solito, la si rende più liquida con della panna. Molto usata per le insalate con verdure cotte.

Salsa allo yogurt: yogurt acido (o yogurt intero con succo di limone), senape, poco zucchero, sale, pepe e prezzemolo tritato. Salsa allo yogurt e aromi: yogurt intero, olio d’oliva, pepe, sale, trito di erba cipollina, prezzemolo, cerfoglio e dragoncello.

Salsa all’uovo: uova sode schiacciate, olio, senape, aceto, sale e pepe.

Salsa alla panna: panna acida (o panna e succo di limone), zucchero, sale, a piacere aceto.

Salsa “mille isole”: salsa tartara con peperoncini rossi e ketchup.

Salsa Roquefort: Roquefort, aceto, olio, sale e pepe; il Roquefort può essere sostituito da un formaggio erborinato tipo il gorgonzola, ma poi la salsa deve prendere il nome del formaggio utilizzato.
In abbinamento con una buona insalata:

Marendry Spritz

Sulla bocca di tutti da qualche anno, lo Spritz ha certamente conquistato un ruolo da protagonista tra gli aperitivi italiani per la sua capacità di soddisfare un pubblico variegato per età e gusti. Quella con “Marendry” è molto più che una semplice variante: le sue fragranze completano la ricetta arricchendola di profumi e conferendo al drink una palatabilità semplicemente perfetta. Per una ricetta ancora più originale provalo sostituendo il Prosecco col “Pignoletto dei colli bolognesi”: 60 ml Prosecco; 40 ml Marendry Fabbri; Soda a colmare. Direttamente in bicchiere Wine glass Garnish: twist d’arancia e Amarena Fabbri.

Angelo Borrillo