Sapevate che l’ossido di nitroso, principio attivo del viagra, è contenuto nella cipolla di Tropea e che l’aglio, secoli fa, era bandito dai monasteri perché eccitante? Date queste premesse varrebbe la pena caldeggiarne un impiego ancora più frequente nella cucina italiana. Tritati in maniera sottile, diventano maggiormente digeribili e aggiunti infine, per esempio, alle zuppe, conferiscono una spinta notevole. In ambito ristorativo è bene utilizzare un cutter professionale che garantisce un composto omogeneo senza riscaldare l’alimento. Un suggerimento: meglio raffreddare, precedentemente al suo uso, la vasca del cutter in frigorifero. Salvando così il futuro dell’amore a buon mercato resterà, semmai, solo un inconveniente risolvibile con semplici mentine.

Cipolle di Tropea con zampone e crema di aglio e zafferano

Cuocete le cipolle con la buccia in forno a 180/200°C per 45 minuti; tagliate le due estremità in modo da ottenere una base d’appoggio e una calotta. Con la polpa, fatta a quadretti, preparate una farcitura amalgamandola allo zampone precotto, privo di cotenna. Riempite le cipolle e gratinate in forno per 5 minuti. Per la crema: Tagliate gli spicchi d’aglio in lamelle sottili. Mettetele in casseruola coperte con latte e portatele ad ebollizione. Scolato l’aglio, passatelo al Mycook aggiungendovi un po’ di panna preventivamente infusa con lo zafferano e olio evo. Servite a specchio sulla fondina con sopra la cipolla farcita.

Marco Sabatini