La sua rivoluzione in Cina l’ha fatta con la pizza. Gianni Calaon, padovano di Sant’Elena d’Este, per ben quattro volte campione del mondo di pizza (tre titoli individuali: 2010, 2011 e 2013 e uno a squadre nel 2017, con il team Penelope costituito dagli ex allievi) è stato selezionato, fra 14 campioni del mondo, per aprire in Cina una catena di pizzerie, con farina e prodotti made in Italy, e formare professionalmente pizzaioli locali. Nella metropoli di Wuhan, 13 milioni di abitanti, lo scorso anno, ha aperto la pizzeria all’interno di un centro commerciale. Un successo, immediato ed inaspettato. Tanto che è già stata decisa l’apertura di una decina di altre pizzerie, in altre metropoli. I cinesi, impressionati dalla sua bravura e dal consenso incontrato, lo hanno “onorato” chiamando la catena con il suo nome: Calaon Word Champion – Meraviglioso. “La pizza italiana – precisa con un pizzico di orgoglio Gianni – per i cinesi è stata una scoperta ed ora stanno abbandonando quella americana. Fra le più richieste ovviamente c’è la margherita con farina, pomodori e mozzarelle, rigorosamente Dop e italiani”. Prodotti selezionati dallo stesso Calaon che alterna la sua presenza tra la Cina e la pizzeria che gestisce con la moglie Nicoletta nel quartiere Arcella di Padova, chiamata (il nome è un programma!) “Rivoluzione Pizza”. Nel paese asiatico Calaon vola ogni mese e vi rimane per due settimane. “Il lavoro è tanto – dice –  gravato da una richiesta in continuo aumento. Formare in loco i giovani piazzaioli non è facile”.  Sì, perche Gianni è prima di tutto un creatore. Ha messo a punto un impasto particolarmente leggero e gustoso che ha tra i suoi segreti l’uso di farine selezionate, grazie alla sperimentazione ottenuta con grani biologici, e lunghi tempi di lievitazione. “Il risultato – spiega – è una pizza ad altissima digeribilità”. Chi si siede a “Rivoluzione Pizza”, rustico ma accogliente locale dove sono in bella mostra i trofei mondiali, o nel locale del centro commerciale di Wuhan, ha la certezza di gustare qualcosa di diverso e di buono. Una pizza in pala (55 per 30 centimetri), rettangolare, consigliata per due persone, con la possibilità di scegliere due gusti per pizza.
A tavola arriva già tagliata in grandi spicchi. La seconda caratteristica è la lavorazione maniacale, il cui risultato è una pizza leggera, digeribile a qualsiasi ora. Lo scorso mese Gianni Calaon è stato contattato dal direttore generale di una catena di locali in Thailandia. L’avvio di una nuova avventura? “È presto per dirlo – chiosa Gianni – per il momento ci siamo parlati e abbiamo concordato che in primavera andrò a fare un sopralluogo. Certo che la pizza made in Italy è sempre un buon lasciapassare”.